L'intollerante

L'ANTIBERLUSCONIANO VINCENTE


Sono circa 15 anni che si preannuncia (e prevede) la caduta di Silvio Berlusconi. Sono 15 anni che gli oppositori del premier passano metà del tempo a dire che lo odiano e l'altra metà a leccargli il sederello per ottenere qualche favore. Lui è potente, è dinamico, è sempre giovane e sorridente. Lui è quello che in tanti vorrebbero essere ma in pochi ammetto di invidiare. Poi ci sono tutti coloro che lo detestano non per invidia ma per sincero senso di repulsione verso tutto ciò che egli ha rappresentato e rappresenta. Ma come spodestarlo? Non ci sono riusciti i magistrati, le sue "debolezze" da macho latino, i popoli rossi e quelli viola, gli ex pm dall'aspetto bonario e contadino, i giornalisti "indipendenti" ed "eversivi", i Marco Travaglio e i Michele Santoro, i video ritoccati e le sgnagherate tesi complottiste; la mafia e gli editori rivali. Lui è sempre li: a vendere libertà e amore assicurando ai privilegiati fruitori un pagamento in comode rate mensili. Come mi immagino colui che potrà finalmente e definitvamente metterlo in crisi? L'antiberlusconiano perfetto, a mio umile avviso, non è un uomo di sinistra, di destra o di centro...non è dunque un Bersani, un Di Pietro o un Casini (e qui abbiamo scoperto l'acqua calda). L'antiberlusconiano vincente è prima di tutto un uomo vero, di quelli non perfetti ma autorevoli ed onesti; di quelli che ti guardano e ti fanno igoiare qualsiasi considerazione poco felice. Di quelli imprevedibili che sono idealisti ed insieme pragmatici; pronti a cambiare idea senza però mostrare di essere paraculi.Di quelli che sono amici della gente che soffre e di quella che se la passa bene. Di quelli che sanno anche farti "fesso e contento" quando ti dimostri miope ed ottuso ed hai bisogno d'esser trattato come un bimbo. Me lo immagino come grande comunicatore, sicuro di se e fiero della sua intelligenza superiore ma consapevole di essere un nulla senza coloro che lo seguono e lo stimano. Me lo immagino giovane (30-35) e straripante di entusiasmo sincero e contagioso. Me lo immagino bello, alto, con tanti capelli e due palle d'acciaio; coraggioso al punto da tenere lo sguardo alto di fronte al capo dei capi della mafia. Me lo immagino legato a doppio filo alla sua dignità e venduto solo ad una cosa: l'onestà intellettuale. Me lo immagino magari benestante ma critico verso il sistema consumistico in voga; anche un po' incoerente e vanitoso ma forte, concreto, sincero.E mettere un giovane sul serio giovane alla guida di un movimento a molti potrebbe sembrare un'assurdità ma, amici cari, non vi sembra molto più folle mettere alla guida di un partito un ottantenne che nella vita non ha fatto altro che prendere? I ragazzi sbagliano tanto e non possono essere così presuntuosi da ritenere di non aver bisogno dell'aiuto dei meno giovani ma, cazzo, possiedono una forza per rialzarsi che le ginocchia scricchilanti non hanno. A proposito: io questo trentenne me lo immagino molto legato ad un settantenne dotato di altrettanto spirito bambino ma fornito della giusta esperienza e consapevolezza. Mi immagino un alleanza tra giovani e anziani che vogliono svecchiare il paese e non una contrapposizione tra categorie "young Vs ex young" ma tra "stronzi e non santi". Che ne dite? Sogno troppo? Ps quasi dimenticavo la caratteristica più importante: l'antiberlusconiano vincente è un uomo "traversale"...un uomo che non ha bisogno di etichette e presentazioni; che ha idee molto più forti delle ideologie. Di quelli che godono di stima e rispetto da chi si dice di sinistra e da chi si sente di destra