L'intollerante

L'epoca del "cialtronismo"


In questo breve e spero puntuale editoriale non voglio dilungarmi in sbadigliose disamine comparative tra la vecchia classe dirigente e quella attuale né, tanto meno, lasciarmi sedurre da nostalgiche rivisitazioni alla "stavamo meglio quando stavamo peggio". Ciò che ci tengo particolarmente far notare, però, è un dato probabilmente inconfutabile e cioè il "cialtronismo" generalizzato che si riscontra nell'azione degli esecuviti che hanno governato negli ultimi anni.Prendendo in considerazione quello attuale di centrodestra non si può infatti non notare un dato lampante: si colpisce nel mucchio tentando di risolvere problemi causati da comportamenti ed illeciti particolari. In pratica si inverte il principio del "colpirne uno per educarne cento" e si colpiscono 1000 invidiui onesti per la cattiva educazione di qualcuno. Qualche esempio? Dalla scuola alle intercettazioni, passando per la Fiat di Pomigliano, è infatti fin troppo evidente come, il governo, agisca considerando come scienza gestionale esatta i vari luoghi comuni e non tentando di colpire il marcio valorizzando così il virtuoso.Ci sono sprechi nel settore dell'Istruzione Pubblcia? Bene: taglio generalizzato ed indiscriminato proposto dal ministero. In Italia esiste un effettivo ed inneagabile uso eccessivo delle intercettazioni? Un tipo di "stampa giudiziaria" pigra e spesso politicizzata che agisce abusando di tale sistema d'indagine? Perfetto: si limita in maniera generalizzata l'utilizzo delle intercettazioni, proponendo un testo di legge che riesce a mettere d'accordo anche chi si è sempre trovato agli antipodi. E Pomigliano? Qualche dipendente fubrastro e lavativo ha magari abusato della possibilità di richiedere giorni di ferie per "malattie"? Perfetto: si toglie a tutti,indiscriminatamente, la possibilità di utilizzare un diritto sancito dalla costituzione. Si potrebbe continuare all'infinito, palesando un sistema di gestione del paese distorto ed appunto cialtrone. I provvedimenti presi, infatti, sembrano non essere stati preceduti da un'analisi competente e puntuale delle storture da correggere e mirano, nella peggiore tradizione antidemocratica ed antimeritocratica, a colpire nel mucchio. Ma allora, perdontemi, qual è la differenza tra un ministro e un comune cittadino? In Campania c'è crisi e la giunta propone l'aumento delle tasse..."Geniale"...una mossa che viene definita come suicida al primo anno di economia. E allora? Se chi ci governa è così incapace, noi che lo abbiamo votato quanto valiamo?