L'intollerante

Pillole Amare di Storia Italiana


La storia è una delle materie più affascinanti e spesso dolorose da studiare. Tra le pagine di "Patria" di Deaglio ho trovato questa amara pillola dell'Italia tumultuosa e violenta degli anni 70 e ho deciso di riproporla; senza troppe pretese: solo per condividere uno delle innumerevoli episodi di miseria umana d'italica stirpe.E' il 21 maggio del 1979: nelle vicinanze di Piazza Navona, a Roma, un giovane ingegnere somalo dorme avvolto in un mucchio di stracci e coperte. Si chiama Ahmed Ali Giama e a ridurlo in miseria è stata la sua vita da irriducibile dissidente politico. Un ragazzo sveglio e con tutta la vita a disposizione per risollevarsi dai vari e miserandi viaggi condotti tra Somalia, Urss e Yemen. Aveva cercato ospitalità in Italia ma era stato derubato di tutti i pochi averi che aveva con se.E così, quella sera, un gruppo di ragazzi romani di buona famiglia, annoiati dalla routine capitolina, decidono di dar fuoco a quell'ammasso di stracci e carne umana "per divertimento". Giama muore carbonizzato e nessuno o quasi oggi se ne ricorda...quei giovani sono finiti in galera per soli 15 anni.