L'intollerante

Lettere da un vecchio giornalista suicida


Pezzo estratto da "L'amore ai tempi della collera" 
"Quando sei giovane e ti comporti in maniera decisa, mostrando sicurezza e determinazione, nel migliore dei casi il tuo viene viene visto come un semplice atteggiamento momentaneo spinto da ingenuo entusiasmo. Poi cresci, gli anni passano e i sogni diventano solo rarefatte certezze di fallimento. Arrivi agli "anta" e ti rendi conto che, in effetti, il tuo voler essere "alternativo" alla massa acritica che ti circondava probabilmente non era altro che un test; un lungo test che, grazie a tentativi ed errori, rivendicazioni ed annunci, ti aiutava a plasmare la tua personalità. Se quando sei più vecchio smetti di pensare ed agire come quando eri giovane, allora la tua ribellione non era che un gioco da imberbe. La ribellione non è una scelta, la ribellione non è un atteggiamento; la ribellione è un modo di essere. Lo spirito critico è uno di quei semi che puoi far fruttare solo se hai la fortuna di avercelo impiantato nell'anima Da ragazzo ero un imprevedibile e per questo qualcuno mi ammirava, molti mi temevamo, moltissimi non mi capivano. Non riuscivo a dare punti di riferimento e le etichette non facevano presa sulla mia pelle. Ero un indipendente, un indisponente, un provocatore, un presuntuoso ma anche il contrario di tutto questo. Ero contraddittorio e coerente, entusiasta e depresso, passionale e svogliato. Io ero un disordinato. Io ero vivo. E tu? Come me hai la sfortuna-fortuna di essere nato in un mondo abitato da gente che sa solo piangersi addosso e ricordarsi che non ha tempo (e palle) per mettere in dubbio le cose che "si fanno così da sempre". Il regime di mediocrità imposto da questa finta e corrotta democrazia è avvilente forse ancor più che in passato. Tu sei giovane e sconti quindi la tua prima grave colpa. Tu sei giovane e meridionale e a questo punto le colpe sono due. Tu sei giovane, bello, intelligente, curioso, assertivo, polemico ed immodesto e queste caratteristiche concludono l'elenco di ciò che la maggior parte della gente non ti perdonerà. La tua unica possibilità è non farti schiacciare dal tuo talento; di non essere schiavo del narcisismo che colpisce le persone brillanti. Ricorda: il passo tra un ridicolo pallone gonfiato ed un intellettuale rispettato e temuto è molto breve e lo compi solitamente  non prima dei 30. Abbi fiducia in te stesso ma non solo in te stesso"Mi aveva lasciato solo queste poche righe, il vecchio Antonio. Come suo solito, aveva voluto cercare l'effetto speciale straordinario. Solo che questa volta si era proprio superato; piantandosi un colpo di pistola in testa e facendo in modo che il primo a trovarlo con mezzo cervello sulla scrivania fossi  proprio io. Mi diceva sempre:"La cronaca nera non fa per te, tu sei un creativo". Alla fine ci è riuscito a farmi cambiare settore: dopo quella visione non mi sono mai più occupato di nera.