baggio secondo 1994

LA BAGGIO...


 
    Il Baggio dei miracoli sembrava essere risorto dopo la disfatta di Niguarda, era riuscito a centrare una finale che ormai sembrava lontana e invece si e’ ritrovato ancora una volta a lottare contro la sorte che ha giocato un altro scherzetto, l’ennesimo per Fiorani. Nemmeno i tamburi sugli spalti  suonati con tanta passione dai propri sostenitori dall’inizio fino alla fine hanno tenuto lontano gli spiriti maligni che hanno colpito la squadra. La squalifica di cinque giornate inflitta a Corbella dopo la prima giornata delle fasi finali per un pizzicotto all’arbitro nel dopo gara, sembrava essere il preludio all’imminente sciagura che si e’ abbattuta impersonificata  in Vasques, portiere dello Schuster, capace di neutralizzare anche l’impossibile e di rispedire ai mittenti ben quattro calci di rigori, portando in cielo le casacche verdenero di Vitacca. Eppure anche il cielo faceva presagire i primi segnali diventando sempre più nuvoloso a dimostrazione che per i biancogialli la finale non avrebbe preso il colore sperato. Nemmeno l’espulsione dopo pochi minuti di Prati permetteva al Baggio di potersi sedere sugli allori perché il campo che ricordava quello di casa in realtà si trasformava in una trappola micidiale da cui poter scappare era impossibile. Un presentimento che i sostenitori dello Schuster  sembravano respirare nella loro tranquillità seduti sugli spalti senza mai eccedere con i cori, come se in fondo cercassero di risparmiare la voce per le urla di gioia nel finale. Voci che si sono alzate al cielo coprendo ogni rumore quando il Baggio che sembrava proiettato verso il successo si ritrovava al punto di partenza . Quei tanti malaugurati calci di rigore che Fiorani sperava di aver scampato con la rete di Naimor si presentavano impietosi quando l’arbitro fischiava con largo anticipo la fine dell’ultimo tempo supplementare dando inizio a una sequenza di penalty thriller che sembrava non finire mai  e che teneva tutti i presenti col fiato sospeso prima dell’urlo liberatorio di Vitacca circondato dai propri giocatori in festa.                                                             Daniele Fumagalli  (Sprint & Sport)