Bagnoli&LaSuaStoria

EX-ITALSIDER


Ex Italsider, ancora ritardi - Bonifica pronta nel 2013By admin on dicembre 18th, 2008
Slittano i tempi per la bonifica: 16 anni diventano 20 per il completamento dell’opera. Nonostante le ingenti risorse finanziarie impiegate nei lavori per la bonifica del terreno dell’ex area Italsider, i lavori non saranno conclusi prima del 2013. Per decenni sono state sepolti nel terreno di Bagnoli un numero impressionante di sostanze nocive (amianto, scorie di fusione, cadmio e metalli inquinanti) che gli iniziali pronostici sul progetto di risanamento si sono rivelati eccessivamente ottimistici.In particolare, tra gli obiettivi di Bagnolifutura, società di trasformazione urbana incaricata di realizzare gli interventi di riqualificazione, dopo la bonifica del territorio era in cantiere la messa in opera delle strutture previste dal Piano Regolatore Generale: un albergo, un parco, un acquario per le tartarughe, la città dei giovani e la valorizzazione della spiaggia e del litorale tra Coroglio e Pozzuoli.Nel 1997 la Bagnoli S.p.a. inaugurò la fase di bonifica del sottosuolo, attraverso sondaggi geofisici e campionamenti di acque e terreni. I risultati riscontrati furono allarmanti. Si riscontrò nel sottosuolo un’ampia presenza di metalli pesanti (arsenico, piombo, stagno, vanadio, zinco), mentre nelle acque si rilevarono tracce superiori alla norma di ferro, manganese e idrocarburi. Sulla base di questi ritrovamenti la Bagnoli S.p.a. promise la bonifica totale del territorio entro il 2009. Nel 2001 il Comune di Napoli acquistò gli spazi occupati un tempo dalla grande industria, dando vita così così a Bagnolifutura.Il piano finanziario legato a Bagnolifutura prevedeva costi iniziali da sopportare per ricavare in seguito denaro dalla rivendita dei suoli acquistati e trasformati. Iniziò il lento lavoro di bonifica dei suoli. Settantacinque milioni di euro furono destinati dal Parlamento (con la Finanziaria 2000) per la bonifica di Bagnoli. Pochi giorni fa il Consiglio comunale di Napoli ha cominciato a discutere, tra mille polemiche, sulle decisioni assunte dalla società in merito ai tempi ed alla consistenza economica della complessa operazione di risanamento e riuso del territorio di Bagnoli.Intanto, essendo lievitati i costi della bonifica, la società ha previsto di utilizzare oltre al denaro proveniente dai fondi europei, anche i proventi derivanti dalla vendita di una fetta più grande rispetto a quella inizialmente prevista dei suoli ai privati. Infatti, poiché i finanziamenti europei previsti per le opere serviranno a pagare quasi tutta la bonifica e non basteranno più a completare le opere, Bagnolifutura ha deciso di consentire la costruzione di 2.000 vani al posto dei 1.200 precedentemente ipotizzati. Ad oltre quindici anni dalla dismissione dell’Italsider i cittadini di Bagnoli sono ancora in attesa della bonifica della loro terra e del recupero delle coste sullo splendido mare. Ad oggi, la rinascita del territorio sembra qualcosa di ancora molto lontano.