Creato da stellina20092 il 29/11/2009
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« riqualificazzione del territorioBagnoli (quartiere di Napoli) »

Cosa prevede il piano del variante

Post n°16 pubblicato il 29 Novembre 2009 da stellina20092

Cosa prevede il piano della variante.

La variante al piano regolatore x la “zona occidentale”, approvata nell’aprile 1998, il cui piano esecutivo è stato di recente ratificato dal Consiglio comunale, è il nuovo strumento urbanistico che fissa le prescrizioni per l’ambito di Coroglio, definito a sud/sudest del costone della collina di Posillipo e dell’isola di Nisida; a nord del fascio di binari delle FS (comprendendoli) e dalla via nuova di Bagnoli; a sud dal mare. Tale area di riferimento, attualmente interessata dalle fasi conclusive del processo di missione dell’apparato siderurgico è rappresentata da una serie di volumi gia esistenti”per i quali la strumentazione attuativa dovrà indicare se dovranno essere demoliti e” reinsediati”, oppure se andranno mantenuti ,attraverso un’opera di conservazione funzionale sottraendone le quantità dal dimensionamento complessivo. I volumi in questione si riferiscono agli edifici FS, al deposito ANM, alla struttura dell’IDIS, agli edifici sulla spiaggia di Bagnoli, ad abitazioni private”. Le destinazioni d’uso ammesse per la nuova edificazione saranno divise in strutture residenziali, attività di ricerca, produttive e terziarie, attrezzature integrate,a ttività commerciali e ricettive.

Si possono esplorare nel settore dell’industria culturale ampi spazi che possono essere aperti su due territori e che potrebbero sposarsi benissimo con le scelte fatte dall’amministrazione culturale e già presenti nel piano regolatore, non soltanto quindi nei confronti di un ulteriore peso della Città della Scienza.

Un discreto fermento di imprenditorialità giovanile legata a forme di associazionismo produttivo nei settori dello spettacolo anche legato all’utilizzo delle nuove tecnologie comunicative, dall’informatica alla telematica, cinema, teatro, musica possono essere settori trainanti, pensiamo per esempio al settore musica.

Nel Piano, infatti, sono previste delle aree destinate a grandi manifestazioni e concerti all’aperto o al chiuso, strutture di supporto quali scuole di musica, sale di registrazione, di produzione e post-produzione ecc. Punto fermo in tal senso è il Neapolis live festival che attualmente si svolge nell’area dell’Arenile.

L’elemento fondamentale dal quale bisogna partire è la  quantità di giovani secolarizzati nell’area, si tratta di una percentuale molto alta con punte particolarmente interessanti nel campo dei laureati.

“Una volta tendeva ad andare via chi non era in possesso di un titolo di studio, mentre chi aveva un minimo di cultura tendeva ad entrare nel mondo dell’industria, oggi succede il contrario: vanno via gli secolarizzati”.

Il tentativo dovrebbe essere quello di rendere accessibili tutti gli strumenti a disposizione per il lavoro autonomo. In altre parole l’iniziativa Bersani per il terziario avanzato, la legislazione per la nuova imprenditorialità. E’ necessario creare dei punti di ascolto delle esigenze del territorio, per dare risposte in tempo reale a chi può pensare di utilizzare dal punto di vista imprenditoriale le risorse locali. Non esiste una soluzione univoca,ma bisogna creare le condizioni di attrattività nella zona. E’ tutto un discorso di creazione di infrastrutture sul territorio. Bisogna, come dire, aumentare la dotazione di base del territorio stesso. Non vale  più la politica di settore,ma bisogna migliorare tutta la qualità infrastrutturale:l’accessibilità, la circolazione, le reti telematiche e probabilmente solo allora ci sarà una promozione: il milieu territoriale.

“Tant’è vero che sto osservando con riferimento al mondo industriale, che addirittura, quando in un territorio come questo un’azienda diventa troppo innovativa, è pericolosa perché perde il contatto con il mercato locale, con i fornitori e i consulenti locali; taglia fuori il rapporto con la città. Quindi, in questa città le punte di diamante hanno poco da esprimere”.

 
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