Creato da stellina20092 il 29/11/2009
il sito di bagnoli..un quartiere come tanti..ma dentro dentro un po' diverso come altri.

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Post n°34 pubblicato il 05 Dicembre 2009 da stellina20092

 
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bagnoli...

Post n°33 pubblicato il 05 Dicembre 2009 da stellina20092

L'isola di Nisida, vista da Posillipo

Molto interessanti sono anche le spiagge di quest'area (Coroglio e La Pietra), per le quali numerosi progetti sono stati presentati negli ultimi anni, con l'obiettivo di giungere all'istituzione di moderne strutture balneari pubbliche e private. Per il momento, tuttavia, in questa direzione si sono registrate solo poche e isolate iniziative.

LaPietra.jpg (33751 byte)
La spiaggia de La Pietra, al confine tra Bagnoli e il comune di Pozzuoli

Rientra nei confini del quartiere anche il comprensorio di Agnano, noto principalmente per la presenza del grande ippodromo, uno dei più importanti d'Italia.

Agnano.jpg (26416 byte)
Veduta aerea dell'ippodromo di Agnano

 
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bagnoli..

Post n°32 pubblicato il 05 Dicembre 2009 da stellina20092

Bagnoli

Dire Bagnoli, purtroppo, nell'ultimo secolo è stato come dire Italsider, e cioè industria, inquinamento, scempio di un territorio bellissimo, ma, d'altra parte, anche possibilità di lavoro. Dire Bagnoli, oggi, vuole invece dire smantellamento, riqualificazione, sviluppo, ma soprattutto una grande scommessa per il futuro, non solo del quartiere, bensì di tutta la città.

Bagnoli, nell'estremo occidente della città, ai piedi della collina di Posillipo e sul bel mare del golfo di Pozzuoli, era stata destinata allo sviluppo industriale da una legge del 1904; nel 1906 vi venne impiantata l'ILVA-Italsider, che divenne presto uno dei più importanti poli siderurgici d'Italia. Negli anni '30 si aggiunsero poi altre imprese, quali l'Eternit e la Montecatini. Negli anni '70 inizia la crisi del settore, e ciò porta a contrazioni continue, fino alla chiusura completa degli altoforni e di tutta l'attività industriale nel corso degli anni '90.

L'Italsider negli anni '40
L'ILVA, nella prima metà del 1900

Da allora, è iniziato l'impegno per trovare una nuova destinazione a un'area così suggestiva e con tante potenzialità turistiche. Il piano elaborato dal Comune prevede il recupero della piccola marina e della spiaggia, l'urbanizzazione moderata, con finalità turistiche, dei terreni ex-industriali, la creazione di ampi polmoni verdi, di parchi, di luoghi di aggregazione e cultura. Nella direzione della cultura, un ruolo fondamentale lo svolge già oggi la fondazione IDIS, che, in antichi capannoni delle fabbriche smantellate a Coroglio, ha impiantato e sta espandendo la Città della Scienza, polo scientifico e tecnologico d'avanguardia (il primo in Italia), sul modello della Villette di Parigi. 

La strada da percorrere è ancora tanta; per ora si è abbattuta con la dinamite la maggior parte dei capannoni, ma la bonifica dei terreni, la lottizzazione, le fasi progettuali, il reperimento di tutti i fondi necessari e soprattutto dell'imprenditoria adeguata sono impegni difficili e che richiederanno ancora molto tempo. Ma l'importante è arrivare in fondo, e vincere questa grande sfida per la Napoli del nuovo secolo.  

La Bagnoli post-industriale fotografata dal Parco Virgiliano (novembre 2006)

 

Bagnoli-Terrazza.jpg (40083 byte)

 

 
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EX-ITALSIDER

Post n°30 pubblicato il 29 Novembre 2009 da stellina20092

Ex Italsider, ancora ritardi - Bonifica pronta nel 2013

Slittano i tempi per la bonifica: 16 anni diventano 20 per il completamento dell’opera. Nonostante le ingenti risorse finanziarie impiegate nei lavori per la bonifica del terreno dell’ex area Italsider, i lavori non saranno conclusi prima del 2013. Per decenni sono state sepolti nel terreno di Bagnoli un numero impressionante di sostanze nocive (amianto, scorie di fusione, cadmio e metalli inquinanti) che gli iniziali pronostici sul progetto di risanamento si sono rivelati eccessivamente ottimistici.
In particolare, tra gli obiettivi di Bagnolifutura, società di trasformazione urbana incaricata di realizzare gli interventi di riqualificazione, dopo la bonifica del territorio era in cantiere la messa in opera delle strutture previste dal Piano Regolatore Generale: un albergo, un parco, un acquario per le tartarughe, la città dei giovani e la valorizzazione della spiaggia e del litorale tra Coroglio e Pozzuoli.
Nel 1997 la Bagnoli S.p.a. inaugurò la fase di bonifica del sottosuolo, attraverso sondaggi geofisici e campionamenti di acque e terreni. I risultati riscontrati furono allarmanti. Si riscontrò nel sottosuolo un’ampia presenza di metalli pesanti (arsenico, piombo, stagno, vanadio, zinco), mentre nelle acque si rilevarono tracce superiori alla norma di ferro, manganese e idrocarburi. Sulla base di questi ritrovamenti la Bagnoli S.p.a. promise la bonifica totale del territorio entro il 2009. Nel 2001 il Comune di Napoli acquistò gli spazi occupati un tempo dalla grande industria, dando vita così così a Bagnolifutura.
Il piano finanziario legato a Bagnolifutura prevedeva costi iniziali da sopportare per ricavare in seguito denaro dalla rivendita dei suoli acquistati e trasformati. Iniziò il lento lavoro di bonifica dei suoli. Settantacinque milioni di euro furono destinati dal Parlamento (con la Finanziaria 2000) per la bonifica di Bagnoli. Pochi giorni fa il Consiglio comunale di Napoli ha cominciato a discutere, tra mille polemiche, sulle decisioni assunte dalla società in merito ai tempi ed alla consistenza economica della complessa operazione di risanamento e riuso del territorio di Bagnoli.
Intanto, essendo lievitati i costi della bonifica, la società ha previsto di utilizzare oltre al denaro proveniente dai fondi europei, anche i proventi derivanti dalla vendita di una fetta più grande rispetto a quella inizialmente prevista dei suoli ai privati. Infatti, poiché i finanziamenti europei previsti per le opere serviranno a pagare quasi tutta la bonifica e non basteranno più a completare le opere, Bagnolifutura ha deciso di consentire la costruzione di 2.000 vani al posto dei 1.200 precedentemente ipotizzati. Ad oltre quindici anni dalla dismissione dell’Italsider i cittadini di Bagnoli sono ancora in attesa della bonifica della loro terra e del recupero delle coste sullo splendido mare. Ad oggi, la rinascita del territorio sembra qualcosa di ancora molto lontano.

 
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