bahamas so cool

editoriale della sera


di valentino mascaratoContinuano a chiamarli giornali ancorchè sarebbe più giusto chiedersi se quei fogli di carta A4, piegati, inzaccherati di inchiostro con titoloni a caratteri cubitali, sul genere "forza silvio l'italia è con te" oppure "ecco la lista di chi ha armato la mano terrorista", siano degni di assurgere alla dignità che, nel nostro modo di vedere le cose, dovrebbe accompagnarsi alla nozione di giornale.E' una bella domanda... ed effettivamente registriamo come oramai i media, soprattutto quelli vicini alla maggioranza, abbiano da tempo rinunciato a fare informazione e si dedichino in pianta stabile a ben altro, cioè ad una forma di comunicazione sguaiata che somiglia sempre di più alle grida sconnesse di un trivio o di una curva da stadio. Certo fa comodo. E' più facile urlare e provare a prevaricare in maniera demagogica (leggi caso boffus con scuse postume al malcapitato), in vece di proporre un modo ragionato e critico di vedere le cose!Ed allora, la maggioranza va dicendo che sarebbero stati i giornali di sinistra a sprigionare i miasmi mefitici dell'odio politico.A queste latitudini, pur non essendo per nulla di sinistra, ci sembra che tanto i pasdaran del blablabla nonchè la giornaleria caricata a pallettoni di area filo governativa, siano abbastanza disinibiti, diciamo così, nell'usare quei toni da angiporto che tale clima forse alimenterebbero.Verrebbe da osservare... chi è causa del suo mal pianga se stesso. Ma non lo facciamo perchè siamo libertari fino al punto da dire che in un'Italia futura deberlusconizzata anche a un delpietro, a un feltrinus, a un gianninus, a un dottor forbice, o a un cardinal vesponius, a un brachino o a un pirosus, a un fede (anche a lui?) o a un minzolinus (a proposito ma quanti cribbio sono?) dovrebbe essere riconosciuto il diritto di esprimersi come pare e piace. Del pari è vero che quanto accaduto a silvio, come lo chiamano loro, è certamente un fatto grave, triste ed allarmante.Nessuno però ha ancora avvertito la necessità di chiedersi se per caso non vi sia stata una qualche carenza nell'apparato di sicurezza.Capiamo che in uno Stato ove la comunicazione -o meglio una certa rappresentazione della realtà- è tutto e la sostanza un dettaglio, anche soltanto insinuare l'esistenza di falle nell'apparato di sicurezza, che dallo stesso governo in definitiva dipende, avrebbe potuto suonare come un gesto autolesionistico oltre che, una volta tanto, un piccolo esercizio di virtù, in specie umiltà.Quindi, caro Silvius Berlusconius, ci sembra che in nome della ragion di Stato qualcun altro e verosimilmente non lei, abbia deciso di stendere un velo pietoso sulla vicenda, così sperando che si evitasse di fare sufficiente chiarezza. Ci permettiamo di osservare che questa è forse la peggior offesa che le si potesse fare proprio in quanto perpetrata dalla sua stessa parte politica ed in definitiva in suo danno.Esprimiamo infine, nel nostro piccolo, la preoccupazione che dietro il giusto intento di arginare i facinorosi si possa mal celare, attraverso qualche retro pensiero da caserma, l'intenzione di limitare la libertà di espressione alle voci intonate. Non ci sembra, ovviamente, una soluzione prospettabile.Continuate a fare compere, a spendere i dindi... e stasera c'è il grande fratellus. Ma bahamas per fortuna scende in campo. Anche per voi. Con dedica!!!