bahamas so cool

elzeviro della domenica


Scrivevamo, ieri, di come sia difficile rispettare la presunzione d'innocenza a fronte di casi eclatanti di denegata giustizia, in un contesto in cui è innegabile una certa incapacità della magistratura di fare il proprio dovere.E' doloroso sentire il premier, cioè colui che dovrebbe rappresentare l'istituzione, nella specie il ministero della giustizia, rivendicare la propria vittoria a fronte di quella che è inequivocabilmente una sconfitta dello Stato (un'indagine buttatta nel cesso per prescrizione). Nemmeno la più fervente, la più disinvolta, la più maliziosa delle immaginazioni avrebbe potuto ideare tanto.Ma comunque, perchè non si pensi che ci limitiamo a cavalcare polemiche sin troppo agevoli da cavalcare, come un'onda a fregene, come il tentatvio di rimediare un appuntamento servendosi di una muta di bei canidi, vogliamo formulare un'interessante proposta.Il problema da risolvere è quello di evitare che molti processi finiscano nel water a causa prescrizione.Molti sono i suggerimenti che si potrebbero avanzare. Uno però ha il pregio di essere molto chiaro e facilmente attuabile.Quando la prova appare evidente perchè vi sono intercettazioni inequivocabili (hanno questa caratteristica quelle che giustificano un arresto confermato in sede di impugnazione) si deve (e non solo si può come è previsto oggi) procedere con il giudizio immediato: l'unico rito che, avendo tempi celeri, può impedire, con una probabilità che si accosta alla certezza, la prescrizione.E tutti i guai sarebbero risolti.Ne vogliamo parlare, cari onorevoli e senatori?Fateci sapere.Valentin Mascarato.