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Post n°1028 pubblicato il 27 Novembre 2009 da bahamascool
carissimi, una grossa nube scura si allunga sul mondo occidentale. il barometro segna nero fisso. l'anemometro non registra più alcun segnale. calma piatta, anzi, manca l'aria. Il modello capitalistico così come lo conosciamo è andato in stallo. sarà la crisi della politica, sarà che siamo andati avanti troppo in fretta nell'ultimo secolo... ma sta di fatto che non ci sentiamo più quelli di una volta. la crisi economica affonda le sue radici in una zona d'ombra più profonda del "solo" problema degli approvigionamenti. Siede infatti nell'egoismo e nella mancanza di un collante in grado di tenere insieme la società. Il mondo è cresciuto troppo a livello economico negli ultimi 150 anni ma è forse regredito in maniera inversamente proporzionale sul piano culturale. Si potrebbe obiettare che la società contemporanea ha di fatto ridistribuito la cultura; tuttavia forse dovremmo chiederci se, fatte le debite proporzioni, l'era dei lumi non fosse più aperta e progressista di quella cinica e egoistica in cui viviamo. Qualcuno, non propriamente disinteressato, parla oggi a sproposito di crisi di valori. In fin dei conti i valori esprimono delle categorie del tutto relative, ciò che è valore per alcuni per altri potrebbe essere disvalore. Il Vostro umile narratore pensa che l'unico valore oggettivo sia la capacità dell'uomo di inseguire i suoi sogni. Oggi vediamo che è difficile proporre dei progetti ed ancor più lo è riuscire a trovare sponde nel perseguirli. In questa italia balorda, in particolare, se pensi di proporre qualcosa dovrai sempre fare i conti con qualcuno, che la porterà avanti dopo aver avuto il placet di qualcun altro, con tempi biblici, e naturalmente solo se vi sarà un tornaconto per tutti. Si diceva poc'anzi che manca una speranza. Prendiamo ora il caso della politica come paradigma di questa società asfittica. E facciamo due esempi eloquenti. Tra pochi mesi si voterà per le regionali: nessuna coalizione ha ancora annunciato il proprio candidato. Come a dire, cari elettori non contate talmente un cazzo che non è nemmeno necessario che vi diciamo chi sarà il nostro candidato. Nè, tanto meno, appare necessario un programma o una campagna politica: si tratta di scelte che passano sopra le teste dei sudditi e quindi....; i candidati poi contano ancora di meno: si tratta semplicemente di unti dal signore, è il caso di dirlo, che nella migliore delle ipotesi si troveranno a dover fare qualsiasi cosa necessaria pur di compiacere chi li avrà candidati. A proposito di quest'ultimo aspetto possiamo citare il secondo esempio che è opportuno ricordare. Siamo in materia di processo breve e di campagna di randellamento mass mediatico messa in campo nelle ultime ore. Se si analizza cos'è la proposta del cosiddetto processo breve non ci si può non rendere conto che è un'autentica follia. Si dice: il processo deve essere breve, e fino a qui va benissimo. Poi si dice anche: se non sarà breve ecco che allora, anzichè sanzionare i magistrati, i cancellieri, gli avvocati o le parti che non lo faranno essere breve, decidiamo per legge che il processo debba estinguersi. In questi termini brutali, non c'è verso alcuno per discutere della sensatezza di questo ennesimo assurdo provvedimento. Ora però bisogna registrare che sulle reti tivvù le grancasse del regime si vanno schierando a sostegno dell'insostenibile. E' indubbiamente una gara a mettersi in luce per compiacere il gran capo. E' il caso del ministro angelino jolie (marco travaglio copyright) che si accalora con dovizia di linguaggio per difendere con argomenti impalpabili l'improbabile nuova riforma. Parlavamo prima di uomini e dei loro sogni. Quando questi mancano, o sono solo, come spesso accade, sogni personali di potere, vuol dire allora che c'è qualcosa di marcio nella società. Se le persone che sono nei gangli del potere si limitano ad agire come dei ciambellani sulle direttive ricevute, allora non c'è più collante, non c'è più trama a tenere assieme i pezzi di una società. Ora chiediamoci quanto siamo lontani da un regime in questa situazione bolsa in cui siam finiti da almeno 10 anni. Certo il regime vero, quello del terzo reich era un'altra cosa. Anche per serietà, va detto. Lì c'erano dei pazzi che poi hanno avuto il coraggio delle loro folli azioni. Un Goering che si suicida. Ma immaginatevi il nostro ministro della cultura, il poeta che si suicida per aver finalmente colto quanto folle sia stato sposare il progetto del berlusca. Quanto folle possa essere stato votare le leggi sul falso in bilancio, sulla prescrizione breve, sull'inappellabilità delle assoluzioni, sul ponte sullo stretto, le proposte sull'immunità parlamentare, le randellate agli stranieri, i condoni, la legge elettorale truffa e via legiferando sempre con grandi giuristi... si intende. Al massimo comporrà un carme elegiaco, manco a dirlo, adeguato al clima melò di un italietta da stadio, da panem et circenses, che in fin dei conti non è mai tramontata. Un regime degli interessi per cui chi è al potere, da una parte e dall'altra, persegue con torva determinazione la perpetrazione del proprio potere ben lungi dall'avere un'idea o una proposta politica. Sembrerebbe tutto compromesso. E invece no. C'è una speranza. Mai come oggi, quando tutto sembra affondare nello sconforto e nella solitudine, essa è quella di combattere formalizzando delle proposte. Perchè ci sia spazio per i giovani ma non quelli servili, non i maggiordomi, le veline, i poeti di corte, bensì per quelli incazzati ai quali non sta bene nulla di quello che abbiamo. Se troveremo modo di unirci, di stare insieme e di proporre senza comprometterci nelle gabbie esistenti vagamente ideologiche, in realtà affaristiche, forse ci sarà spazio anche da noi per un cambiamento. Solo che dovrà essere radicale, non bisognerà fare prigionieri. Vi lasciamo con le bellissime e profetiche parole del pezzo speed of suond dall'ultimo lavoro dei pearl jam: ...and yet i'm still holding tight to this dream of distant light in that somehow i'll survive but this night has been a long one waiting on a word that never comes the whisper in the dark is that your or just my thoughts i'm wide awake and reaching out
ciao a tutti. Vostro. Valentin Mascarato
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