Ricci e Capricci

Solo suggestione oppure...


Zio Pazzo......
Cari amici vorrei segnalarvi la mia esperienza, drammatica dal mio punto di vista. non ho mai creduto a fantasmi, spiriti e compagnia bella, e se devo essere onestopensavo che nulla mi avrebbe fatto cambiare idea.beh, mi sbagliavo.la mia esperienza con il paranormale ebbe inizio un anno fa circa, quando visitai la casa di un carissimo amico, quasi un fratello per me, casa ereditata da un suo zio deceduto dapoco in un ospedale psichiatrico, dove era rinchiuso ormai da molti anni.la casa era inabitata da almeno quindici o vent'anni, quindi era in uno stato a dir poco pietoso. fin da subito ci sentimmo a disagio all'interno, ci scambiavamo in continuazione occhiate nervose e procedevamo quasi con timore. c'era qualcosa di inquietante dentro.arrivati nella zona notte ci assalì una strana sensazione, c'era qualcuno insieme a noi, lo avvertivamo entrambi. e c'era un impressionante fetore di marcio, di cibo andato a male, stranissimo perchè la casa era sprangata ed era impossibile entrarci, era impensabile che in tutto il tempo che era rimasta vuota ci fosse ancora odore di cibo avariato. senza indugio scendemmo le scale e uscimmo a respirare un pò di aria fresca, chiudendo il portone.Marcello mi disse "insomma, c'è qualcuno la dentro" io invece gli risposi di no, che era solo il frutto della nostra immaginazione. però non aveva torto ed io lo sapevo. c'era una strana presenza in quelle stanze.la notte seguente per me fu un vero tormento. non riuscii a prender sonno, e quando ci riuscivo sognavo un uomo disperato urlare, urlare a squarciagola. quest'uomo era pazzo e ce l'aveva senz'altro con me.io non lo vedevo, ma lo sentivo urlare, era come se quelle grida fossero reali! e c'era un rumore in sottofondo, era il rumore di un battito di mani, continuo e ossessivo! passai una notte allucinante.troppo facile fare il collegamento "zio pazzo di Marcello" - "incubo notturno", ma le circostanze del sogno avevano troppa somiglianza con la realtà per essere dovute a semplice associazione.la sera dopo vidi Marcello, abbastanza sconvolto. mi disse che non aveva chiuso occhio la notte precedente, sconvolta da incubi.gli raccontai quindi del mio. lui già immaginava la causa del nostro stato, ma lo vidi trasalire. aveva avuto la conferma.dopo che mi disse che suo zio, nel pieno della follia, batteva ossessivamente le mani (tanto he lo dovevano sedare o legare al letto), trasalii anch'io. non mi aveva raccontato questo particolare il giorno prima, non lo potevo sapere. entrambi eravamo sconvolti.le notti successive le passai praticamente in uno stato di dormiveglia, non appena chiudevo gli occhi sentivo urla disumane ed ancora uno sfrenato battito di mani. ero distrutto fisicamente, esausto. Marcello fu colto da una crisi nervosa e per tre giorni non toccò cibo.per non passare altre notti in preda agli incubi, decise che dovevamo "imporci" nei confronti della presenza, vincendo le nostre paure. non fui d'accordo con lui, ma gli dissi che l'avrei seguito.entrammo nella casa, salimmo su per le scale, Marcello mi sembrava fuori di se.si mise ad urlare allo zio di andarsene e di lasciarci in pace (era CONVINTO che fosse lui), che lui era morto e che non era colpa di nessuno. io assistevo impietrito, paralizzato.scaricati i nervi, Marcello si girò verso di me e si mise a piangere. la notte successiva sognai ancora quel folle, ma non urlava più, piangeva disperato.mi svegliai più rilassato, avevo finalmente dormito qualche ora dopo un sacco di giorni.era domenica mattina e vidi Marcello, sembrava rinato.davanti ad un buon caffè mi disse che aveva appena portato dei fiori sulla tomba dellozio, e che da buon credente qual'è (io lo sono un bel pò di meno) si era raccolto in preghiera.dalla sera seguente nessuno dei due fece più incubi.un saluto a tutti!