mi querido

IL CHE


La sua foto, quella solita, è su tutte le bancarelle per turisti e anche nelle edicole del centro. La trovi nei negozi dei ricordi e in quelli dei miti da portarsi a casa, Evita, i ballerini di tango in posa classica . Però Che Guevara è più mito da noi che da loro. Da noi si indossano le magliette per andare a scuola, là non ne ho vista nemmeno una addosso a un ragazzo. Però agli argentini si illuminano sempre gli occhi quando gli si ricorda che fuori dall'America Latina il comandante non è mai morto, nemmeno 40 anni dopo. Non avevo mai capito cosa volesse dire quel Che davanti al nome. In Italia si dicevano le cose più strampalate. Che era un diminutivo, che era il suo vero nome di battesimo e cose così. Ho anche sentito spesso dire che era cubano, solo perchè era legato per forza di cose a Fidel Castro e la rivoluzione l'ha fatta lì. Poi, un giorno, un tipo che avevo conosciuto  in milonga, mi manda una mail per darmi appuntamento a un'altra milonga e inizia la mail così: Che, nos vemos manana alla Nacional?Ernesto Guevara lo chiamavano affettuosamente il Che per non chiamarlo l'argentino. Allora, quando sono passata per la millesima volta dall'edicola di Avenida de Mayo che tiene sempre esposte le foto del Che, ne ho comprata una. Quando sono arrivata a casa, l'ho mostrata raggiante a Nicolàs, lui mi ha dato una pacca sulla spalla e ha alzato il pollice: hey che, ahora sos medio argentina!