mi querido

Obblighi da dittatura


Solo noi europei siamo sconcertati di fronte al modus operandi di una legge dello Stato che da stasera impone alla gente di stare a casa fino a domani alle 20 per aspettare gli ispettori dell'Istituto di Statistica per il censimento nazionale dell'Argentina. Nessuno protesta, nessuno critica. In un giorno solo, e con dieci minuti di domande a testa, 650 mila ispettori dovranno bussare alle porte delle case, dalle 8 e 30 alle 20 e tutti hanno l'obbligo di farsi trovare. Se saranno fuori dovranno avvisare i vicini e tornare  di corsa. Non saranno aperti locali pubblici, chioschi, supermercati, non si venderanno sigarette o golosinas, non si potrà andare al ristorante nè al cinema o a teatro e tantomeno alla milonga, già da stasera, cioè un giorno prima. Saranno proibite (legasi proibite!) tutte le riunioni.  Se non si vorranno fare entrare in casa gli ispettori per ragioni d sicurezza in un paese dove la sicurezza è questione di vita o di morte, si potrà riceverli sula porta. Le strade saranno pattugliate e presidiate dalla polizia come se fosse un giorno di elezioni.  Si può già intuire che è una gran pagliacciata: chi dirà la verità su quanto guadagna? Come faranno gli ispettori a percorrere in un solo giorno le enormi distanze della Patagonia o delle zone andine? Entreranno nelle ville miseria (centinaia nella Gran Buenos Aires) e ne usciranno vivi?Chissà se l'ispettore domani crederà che sono turista, visto che non potrà chiedere nessun documento di identità.