CARILLON..il rifugio

Post N° 26

Ecco la sensazione che ho sentito tutto il giorno a fior di pelle si sta materializzando in questa serata in qualcosa di reale che lontano da qui sta accadendo.  Si era prevedibile, forse era tutto predestinato, forse non era il tempo, forse non ci si doveva incrociare. E nelle ore della sera, quando raccolgo tutti i pensieri della giornata,  sento sempre più forte ogni pensiero, ogni gesto, ogni respiro, ogni sguardo, ogni parola. Mi si stringe il cuore perchè è volata via anche quella bella amicizia che era nata e che ora penso sarebbe stata meglio restasse tale, invece sono qui, solo io con i pensieri rivolti a chi è riuscito ad aprire totalmente le porte della mia anima, le più segrete. Erano quei piccoli segnali che dovevo capire quando ho iniziato il breve viaggio, non li ho colti, forse non nel giusto tempo. Ho sentito il primo freddo quando oltre la porta ho colto una presenza che non ero io o in quelle tracce che si vedevano anche se c'era ordine, o i suoni del telefono che sembravano un richiamo per te. Era da quei silenzi troppo silenziosi o quell'essere troppo calmo dovevo capire che dovevo andare. Si, sono fuggita in un momento di lucidità solo quando il  tanto freddo era troppo ed ho viaggiato verso casa correndo oltre il limite per allontanarmi da quel gelo che mi stava bruciando. Non ci sono riuscita quella sera ad allontanarmi, sono stata altri giorni a pensare cosa era stato o non stato e perchè era accaduto e se era mia la colpa. Sono oggi qui con un libro iniziato a leggere ma che non riesco a finire e penso che dovrei chiudere questo capitolo che troppo male mi fa ogni volta che lo rileggo, credo che devo voltare pagina, anzi penso che devo chiudere questo libro senza sforzarmi a cercare la parola fine, riporlo in un cassetto e non toccarlo per un po' .