ballo lento

Post N°155


Facevamo due passi, sul fiume della vita. Avevi le mie mani tra le tue. Non mi lasciavi, non lo farei io.Ci siamo incamminati sulla bella via del mondo. Ogni tanto è stato un incanto anche sentire il profumo di qualche fiore, ogni tanto mi giravo e tu eri, lontano.Ho ricominciato a camminare.Mi volto e tu sei lì. Ma come fai a non correre….correre…perché in certe cose si può solo correre. Vedi che sole mi si dipinge intorno e tubetti di tempera gialla verde e rossa cadono su me. Mi porto un filo, un filo trasparente, legato alla schiena. Anche da cieco, anche dietro a vicoli e inciampando per terra, puoi sempre raggiungermi.Sembrano le battute di un secondo atto in teatro. La vita non si è fermata. E io, cammino.Anzi, saltello. Mi ero dimenticata che nelle pause che c’accompagnano si vivesse.Adesso, ricomincio.C’è il presente che m’aspetta.L’oggi è come un bagno al primo caldo d’estate. La pelle si scopre bianca, ma poi i capelli si nutrono di mare e quell’onda è troppo familiare, troppo fresca e sorprendente, per non uscire fuori dall’acqua, respirare a pieni polmoni con gli occhi chiusi e aprirli di fronte al Sole.Aprirli e trovare, me.  Grazie A. Per avermi telefonato e avermi detto “Ti chiamo solo per dirti, che io ti capisco con Lui.”So anche, quanto ti costa.