ballo lento

POST N°163


Mia madre lava l’abito del mio matrimonio. È lì steso ad asciugare al sole come una dama bianca senza corpo.Quell’abito l’ho vestito solo io. Mia madre è un’ancella bellissima, lo guarda e mi parla di come si può conservare, nel tempo. Io so che lei ci ha messo tutti i suoi risparmi, per vedermi brillare. Per un amore che deve durare nel tempo. Ha comprato una strana busta, sotto il sole non riesco neanche a toccarla. Lei dice che mettendolo lì, tra venticinque anni lo riaprirò e sarà ancora perfetto come oggi che è steso ad asciugare. Così ripenso a quando ero piccola. Una volta scoprii il suo abito da sposa nell’armadio, mentre lei faceva il cambio di stagione. Ogni volta che mamma fa il cambio di stagione apre quella scatola e gli da una sbirciata. La richiude e poi la riapre, ci ripensa, allarga l’abito sul letto, lo guarda e riguarda e poi ci mette almeno dieci minuti a rimetterlo di nuovo a posto. Quel giorno però lo presi mentre lei s’allontanava un momento e di nascosto, me lo infilai. Non so quanti anni avessi. Mamma mi vide che ero già quasi vestita e iniziò a urlare. Pensavo mi rimproverasse ma non era così. Era solo preoccupata. Mi disse che portava sfortuna e che non dovevo più farlo. Eppure non è mai stata superstiziosa. Per un attimo pensai che non ce l’aveva  con me e mi sentii sollevata ma un attimo dopo, mi chiesi se fosse davvero così, un portasfortuna. Poi è arrivato il mio matrimonio. Me lo ricordo quel giorno, e oggi lotto per lui, per quel rapporto che all’altare ebbe una conferma disattesa nella realtà. E nonostante questo, sa rendermi felice. Che strana è la vita. A volte mi delude e a volte m’innalza, a volte penso che sia finita qui senza nessun’altra sorpresa. E lo dico a bassa voce perché basta una parola e la vita mi da un regalo.Allora la sorpresa non c’è, allora era vero che la vita s’è fermata. Invece no, ancora una volta, lei mi sorride con malizia.  La mia sorpresa arriva da lontano e non ha niente a che fare col presente né col passato.Un amore mai consumato, neanche con un bacio. Un ragazzo forse neanche bello, ma con un cuore sempre felice, felice di natura. Un sentimento di qualche anno fa sotto un sole estivo, intoccabile. Non c’è niente da toccare in chi ti è lontano e quando è presente, ci sono mille persone a farne da contorno. A volte non si può essere se stessi e a volte è un bene. Ma gli occhi ci tradirono. Ci capimmo. Non potevamo fare o dire nulla, non lo volevamo nemmeno. Ma fu bellissimo, un giorno per caso, quando l’eco delle persone attorno si calmò, dirsi che ci volevamo bene. E che forse già ci mancavamo. Chiedersi come sarebbe stato darsi un unico, semplice bacio.Pensare alla distanza che ci avrebbe allontanato e pensare che saremo stati sempre, anche lontani, un bel pensiero l’uno per l’altra. E che magari un giorno ci saremo rivisti. Quel giorno è arrivato e tutto è stato come sempre. Bello ma intoccabile.Quei minuti passati insieme sono ancora belli, una meteora di gioia in mezzo a tanta serenità. E oggi eccoli di nuovo qui. È bastato che lui mi contattasse, come per miracolo. Un minuto e già eravamo di nuovo in quell’assurda magia. E come sempre le stesse parole, gli stessi desideri, la stessa mancanza, lo stesso pensiero. Parole di chi ti vuole bene davvero. Emozioni che non ricordavo da tanto. Quelle lacrime che si poggiano un po’ sul ciglio degli occhi e non cadono mai, rimangono lì a rendere lucida quella pagina che scrivevi solo a dieci anni, la pagina delle dichiarazioni d’amore scritte e mai dette, mai assaporate, ma talmente belle, forse perché le celi nell’anima e non le hai mai perse.Mi sono concessa, in mezzo a tanta fedeltà riconquistata, il lusso d’essere corteggiata. Chi sbaglia di nascosto, a volte, guadagna un’emozione.D’altronde, nessun bianco è puro sulla terra.