Creato da ballolentodelcuore il 26/02/2008

ballo lento

il mio ballo

 

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POST N° 167

Post n°167 pubblicato il 07 Gennaio 2010 da ballolentodelcuore

Tutto è camminare con una benda, sugli occhi. Non so muovermi. È come quando l’universo è stato creato. I primi gigli, le prime ciliegie e forse anche i fiumi, non avrebbero mai saputo dove andare e cosa fare. C’era il vento a dare la via, c’era il sole a cucire le fessure, c’era la morte e la vita appena dietro l’angolo e ogni scelta dell’oggi era la speranza di  esserci domani. Io mi sento così.
Tutto è tornato, anche se per la prima volta, sono passati quattordici giorni prima di vederci. La luna, era piena. Sempre intangibile, fino alla fine. Finché ci siamo ritrovati. Un’altra volta esposto sotto le mie dita, il tuo cuore, leggero come una piuma. Un’altra volta tra le tue labbra e gli occhi chiusi. Perché se li apri, muori. Muori davvero sotto ai miei occhi.
Ogni tuo sussurro è fragile velo di vita. Ce ne mangiamo a morsi, di vita. E non c’è un attimo che non si perda nei voli nostri.
Da quando questo è successo, rimbombano nei miei pensieri le tue parole. Sei stufo, di lei. Chissà che i sensi di colpa oggi non ti portino, invece, a risollevare il tuo rapporto. O magari, sono il taglio deciso della lama che le hai preparato. Io sto esattamente così, in bilico tra due vie.
Mi hai confidato il tuo essere. E tu sai che qui è in buone mani.  So che sei sincero. E vale oro.
Mi hai confidato il tuo modo di scegliere. E se hai scelto me non è per caso, questo lo so.
So come chiamare le tue debolezze. So che non c’è altro nome, debolezze. E so per questo, che nessuna delle tue mille chiamate donne, mi spaventa.
Nessuna, tranne l’amore. Ma tu non ami.
Non sai amare. E non è colpa tua.

Ero lì, tra le tue braccia che faticavano ad abbracciarmi. Perché ogni abbraccio è uno spingersi oltre. E tu non puoi abbracciare chi non capisci, perché non comprendi come faccia ancora a restare con lui. Io posso anche bussare cinquanta volte alla tua porta, ma mi chiedo se tu non la apri, se io abbia diritto a un’altra vita. Non muovi un dito. Io una cosa l’ho capita. Tu aspetti che io mi alzi e sparga sale sul terreno, ma non sai neanche che reazioni avresti una volta che io facessi questo passo.

La verità è che qui non conta neanche cosa vuoi tu. Ma cosa voglio io. E io non lo so. Non so se sono in grado di fare le mie scelte con lui, non so se dovrei troncare per l’unico motivo valido, l’amore non corrisposto verso di te, e guarda non ci sono altre ragioni, non so se questo tradimento mi ci farà riavvicinare come a volte, tante volte, accade.
Non so neanche cosa voglio da te. È come se avessi tutto, è come se avessi nulla.
Non so da dove iniziare.

 

Buon 2010 ballerini, che sia un anno di balli felici per tutti. Vi amo.

 

 
Rispondi al commento:
bambolinerosse
bambolinerosse il 15/01/10 alle 10:34 via WEB
Tesoro mio eccomi, nn ti ho dimenticata è solo ke il lavoro mi sottrae tanto tempo, ma ti porto nel mio cuore..sei davanti all'ennesima scelta, una scelta ke solo tu puoi fare, capisco bene ke sei sola in questo..anke se io ti sono vicina con il cuore..e tu ascolta il tuo e scegli la cosa migliore per te, tvbene tua Anto
 
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SE MI UCCIDI, TI UCCIDO

"Quell'uomo aveva ucciso la cosa che amava,
E pertanto doveva morire.

Eppure ogni uomo uccide la cosa che ama,
Che questo lo sentano tutti:
Chi lo fa con uno sguardo amaro,
E chi con una lusinga,
Il codardo con un bacio,
Il coraggioso con la spada

Chi uccide il suo amore da giovane,
E chi lo uccide da vecchio;
Chi lo strangola con le mani della lussuria,
Chi con le mani dell'oro:
I più pietosi usano un coltello, perché
I morti si freddano così presto.

C'è chi ama troppo poco, chi troppo a lungo,
C'è chi vende e c'è chi compra;
Chi compie l'atto con molte lacrime,
E chi senza un sospiro:
Perché tutti uccidono la cosa che amano,
Anche se dopo non tutti muoiono."

Ballata del Carcere di Reading - Oscar Wilde

 
 

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