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Post n°1 pubblicato il 02 Gennaio 2008 da nickkio
Dovevo comprare soltanto l'ultimo regalo. Per mia madre. Era un anno che non la vedevo e volevo prenderle qualcosa che la sorprendesse. In un paio d'orecchini che da tempo avevo adocchiato. Avrei dovuto farcela. Ero appena uscito da sotto la doccia e guidando con allegria sarei arrivato al cenone di fine d'anno per tempo. Lo squillo del telefono mi lasciò indifferente. No, questa volta non mi sarei lasciato fregare! Questa volta avrebbero fatto a meno della mia disponibilità. Uno, due, tre. Al quarto squillo allungai la mano con l'intenzione di prendere le chiavi dell'auto e scappare di casa come se qualcuno stesse spiando che ero ancora lì. Stranamente non le trovai dove di solito le gettavo rientrando. Il tempo di guardarmi intorno che ecco, dopo il quinto squillo, la segreteria telefonica iniziava con la voce di Gemma, il capo del mio settore, a supplicare un mio dotto intervento. Bella Gemma. Bella e sensuale come nessuna. Inarrivabile. I servizi informatici sono un'area molto delicata in un'azienda, specie se questa gestisce clienti molto importanti. Giunsi in ufficio prima che potei, ero trafelato. La trovai invece tranquilla che sedeva alla mia scrivania, divertita coma mai l'avevo vista prima, e che apriva e chiudeva la copetina di un block notes. Di quel block notes. Quello che disgraziatamente avevo lasciato sul mio tavolo e nel quale a tempo perso disegnavo tutto ciò mi passava per la mente. Lei per l'appunto. Con me nelle posizioni più golose e indicibili. Mai avevo maledetto il mio saper disegnare così realisticamente bene. Quella volta però... Mi domandò se fossero sogni e intanto si alzò per venirmi di fronte e sedersi con una gamba sulla scrivania. M'invitò accanto a sé e intanto continuò a sfogliare il blocco. Credo fossi arrossito, comunque mi sentivo confuso ed eccitato allo stesso tempo. I disegni erano molti, tanti quanto le posizioni del kamasutra. - Siamo soli... - ha detto all'improvviso guardandomi negli occhi e piegando la testa impercettibilmente all'indietro come agnello sacrificale, -...cominciamo dalla cinque, poi la sette e la dodici!- ha poi concluso mettendomi nelle mani il carteggio. Ancora non avevo detto nulla e nulla ancora dissi. L'ho baciata prima sotto al mento con delicatezza, poi, le ho azzannato all'improvviso il collo come lupo famelico. Sbaragliando tutto ciò che le sue braccia hanno potuto raggiungere, si è allora adagiata sulla scrivania, lasciando che le mie mani facessero scempio della sua delicata biancheria e le mie dita violassero la sua intimità prendendo possesso di lei. Ho tenuto il suo collo ancoras retto tra le mie fauci fino a che non l'ho sentita fremere la prima volta, poi l'ho raggiunta con la bocca sotto la gonna e le vibrazioni non si sono più contate. Credo che durante la notte di capodanno abbiamo scorso quel block notes interamente, ma se qualche posizione è rimasta fuori, abbiamo tempo fino alla befana.
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Inviato da: ethereal_rain
il 22/01/2008 alle 12:29