^LEI, IL DIAVOLO

Strana è la vita - Parigi


Chissà nelle scuole italiane cosa diranno oggi ai nostri figli? Chissà cosa dirò io a mio figlio che, se lo conosco, bombardate dalle notizie come sarà dirà che non vuole più andare a New York a capodanno oppure ne avrà comunque paura, (non che non sia il primo pensiero che ho avuto ieri sera). Ho un amico collega con cui ho iniziato termporalmente la mia avventura professionale dalla scuola a Milano, 10715 anni fa si è trasferito a Parigi, abita nella strada del ristorante di uno degli attacchi. Ci siamo subito sentiti ieri sera e lui ci ha risposto:"Grazie amici. Il ristorante è in fondo alla strada dove viviamo. Siamo passati per cenare ma era piano e abbiamo esitato se aspettare o cambiare.... E abbiamo cambiato.Strana la vita".Beh! Continuo a ripetere a mio figlio e a me stessa quando sarò in una qualche coda o luogo affollato newyorkese "Strana è la vita!".Non può vincere la paura perchè tanto "strana è la vita", non può vincere l'odio perchè tanto "strana è la vita", non esiste che di fronte a tanta assurda violenza, ottusità e ferocia qualcuno faccia una prima pagina di un quotidiano italiano titolando "bastardi islamici". E' stupidità, grettitudine ed ignoranza, o ancor peggio cinica speculazione. Mi fa tanta paura tutto questo, ma non le bombe (che sicuramente fanno paura) mi fa paura il senso di impotenza, il rifugiarsi (a volte comprensibilmente) nella guerra tra due mondi, mi fa paura ciò che ci aspetta da adesso in avanti, mi fa paura aver perso un pezzo della mia libertà (perchè questo è successo ieri a Parigi), mi fa paura che qualcuno abbia in mente di privarmi di questa libertà. E allora siccome "strana è la vita" speriamo dicano questo ai nostri figli stamattina!