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Crisi e calcio


La crisi economica internazionale potrebbe presto mietere vittime illustri anche nel mondo dello sport, e del calcio in particolare.La notizia fa scalpore, perché a tremare potrebbe essere la squadra attualmente più forte del globo, il Manchester United. Nonostante l’incetta di trofei degli ultimi mesi, Champions, Premier League e mondiale per club, la situazione finanziaria dei “Red devils” non è delle più tranquille.Hanno scoperto da un paio di mesi che dall’anno prossimo dovranno rinunciare al loro sponsor principale, il gruppo assicurativo statunitense Aig, che garantiva 14 milioni di sterline a stagione, ma che ha fatto sapere che non rinnoverà il contratto in essere, che scadrà nel 2010. Il tracollo del mercato a stelle strisce non gli permette di prolungare un investimento tanto oneroso.A ciò si aggiungono i debiti che già gravano sui bilanci societari, dovuti alla gestione non impeccabile dell’azionista di maggioranza, l’ottantunenne imprenditore americano Malcolm Glazer, che ha rilevato lo United nel 2005. L’autorevole “Guardian” lancia l’allarme, e commenta che il futuro dei campioni d’Inghilterra non è per niente roseo. Una vicenda che ha dell’incredibile, sia pensando agli ultimi risultati sportivi della formazione di Ferguson, sia al suo fatturato. Nella stagione 2007/08 ha ricavato 324,5 milioni di euro, e nella classifica dei club più ricchi del mondo gli inglesi sono secondi solo al Real Madrid.Anche per loro dunque sono in arrivo tempi bui, e nella peggiore delle ipotesi potrebbero essere costretti a togliere qualche campione dalla lista degli incedibili.