BARBONI DENTRO

"Tu Che Dice "


Portare un pasto caldo o delle coperte è già un passo. Ma è una visione limitata dei bisogni di una persona che vive sulla strada. In Italia il volontariato è molto diffuso, ma il contributo dei cittadini dovrebbe essere razionalizzato su progetti che tengano conto delle necessità sia materiali che psicologiche di chi è senza dimora. La relazione con chi vive in strada non si può improvvisare. Deve essere mediata da una conoscenza del fenomeno e da una certa umiltà personale. Pretendere che il senza fissa dimora accetti il panino e la coperta e non dimostri le sue esigenze e le sue aspettative, significa non avere rispetto degli altri e pensare di avere la ricetta sicura.