Barchimede TransAt

Graciosa, riposo e manutenzioni


Approfittando dell'eccessivo vento, oltre 35 nodi, oggi ci siamo presi la giornata per riposare e sistemare piccole cosette a bordo.Come siliconare il tubo del paterazzo che spinto dalle (inutili) taniche di gasolio aveva fatto una piccola crepa nella vetroresina da cui entrava qualche cucchiaiata d'acqua.Oppure visitare questa fantastica cittadina, uno strano incrocio tra Messico, Stromboli, S'Arena Scoada e Sahara.Le rocce sono nere, vulcaniche. La sabbia portata dal vento ha il colore del Sahara da cui proviene. Non esistono strade asfaltate, tutte le auto sono LandRover, alcune vecchissime.I ristoranti e i supermercati sono moderni, forniti e a buon mercato.La temperatura è ottima e la spiaggia è subito lì.La gente è gentile. Parla uno strano spagnolo con cadenza molto meridionale.Le case sono tinteggiate di bianco, come nei film di far-west.Il vento frastorna ed il mare, spruzzato di bianco dalle creste delle onde è di puro smeraldo.Mi sembra di essere fuori dalla realtà. Mentre riparavamo le vele, due giovani francesi ci hanno chiesto il barca-stop fino a Las Palmas, per fare l'ARC, Atlantic Rallie for Cruisers.Si sono sorpresi che ci abbiamo messo solo 5 giorni da Gibilterra: loro e le altre barche ce ne hanno messi 7.Il mio equipaggio, invece, un po' per la durezza del mare che abbiamo trovato e un po' per la non particolarmente entusiasmante routine della lunga traversata, ha chiaramente manifestato oggi il desiderio di mollare... temo che a Las Palmas resterò da solo.Posso capirli: il bello è visitare nuovi e affascinanti posti, non vedere un orizzonte sempre uguale per giorni e giorni.