Dopo 3 giorni di lavori frenetici Barchimede galleggia, dopo il naufragio in un posto di grande bellezza.E' privo della chiglia e di metà del timone. anche l'asse dell'elica è storto.L'interno è un disastro, sabbia, conchiglie, gasoio, olio, acido solforico delle batterie, vari prodotti chimici trasportati in cabina mescolati insieme.Il danno più grave è stato aver lasciato acceso l'interruttore generale su 1-2.Elettrolisi furiosa su tutti i componenti elettrici, dall'alternatore e motorino di avviamento, agli strumenti, a tutte le apparecchiature elettriche accese.La chiglia, strappata dalla forza delle onde, oltre a svellere 8 bulloni da 20 millimetri ha anche stortato di 30 gradi il telaio interno in lega di alluminio, aprendo una breccia di un metro per 15 centimetri, a cui è seguito un rapido affondamento.In quel momento la carta sul GPS segnava una profondità di 5 metri, + 2 dell'alta marea di quadratura.Ma si sa che le barre di sabbia si spostano come le dune del deserto e la carta non fa testo, se non indicativamente.E' obbligatoria invece la guida di un pilota locale (in brasiliano "pratico").Ironia della sorte, mi trovavo a soli 20 metri da dove passa oggi il canale profondo.Per farlo galleggiare abbiamo approfittato della bassa marea per stratificare e resinare temporaneamente la falla.Ieri mattina, ripercorrendo a ritroso la traccia del GPS abbiamo ritrovato la chiglia.Oggi abbiamo fatto un tentativo di recupero, purtroppo fallito.Con la bassa marea è a soli 30 centimetri di profondità, ma è maledettamente pesante. Legata con 5 bidoni da 200 litri riusciva quasi a galleggiare, ma la forza del mare in quel punto con l'alta marea ha rotto qualcosa, per cui i bidoni si sono liberati.Domani tenteremo qualcosa di diverso, almeno per farla arrivare dove il traghetto fluviale può venire a sollevarla (lì nei frangenti non ci viene, non sono mica scemi...).Con la bassa marea, è tutto calmo e tranquillo, con l'alta marea è un delirio. Il Barchimede è ormeggiato vicino alla spiaggia dove c'è un marina, il marina do Enrique, che ricovera circa 60 motoscafi. Non è troppo esoso e mi ha aiutato molto.E' anche riuscito a far partire il motore, che non è perduto.Ormai sono un po' stanchino, oltre che frustrato.Ancora poco e potro' prendermela più calma con le opere di ripristino.Purtroppo il portafoglio piange.
Barchimede galleggia, anche se il danno è grosso.
Dopo 3 giorni di lavori frenetici Barchimede galleggia, dopo il naufragio in un posto di grande bellezza.E' privo della chiglia e di metà del timone. anche l'asse dell'elica è storto.L'interno è un disastro, sabbia, conchiglie, gasoio, olio, acido solforico delle batterie, vari prodotti chimici trasportati in cabina mescolati insieme.Il danno più grave è stato aver lasciato acceso l'interruttore generale su 1-2.Elettrolisi furiosa su tutti i componenti elettrici, dall'alternatore e motorino di avviamento, agli strumenti, a tutte le apparecchiature elettriche accese.La chiglia, strappata dalla forza delle onde, oltre a svellere 8 bulloni da 20 millimetri ha anche stortato di 30 gradi il telaio interno in lega di alluminio, aprendo una breccia di un metro per 15 centimetri, a cui è seguito un rapido affondamento.In quel momento la carta sul GPS segnava una profondità di 5 metri, + 2 dell'alta marea di quadratura.Ma si sa che le barre di sabbia si spostano come le dune del deserto e la carta non fa testo, se non indicativamente.E' obbligatoria invece la guida di un pilota locale (in brasiliano "pratico").Ironia della sorte, mi trovavo a soli 20 metri da dove passa oggi il canale profondo.Per farlo galleggiare abbiamo approfittato della bassa marea per stratificare e resinare temporaneamente la falla.Ieri mattina, ripercorrendo a ritroso la traccia del GPS abbiamo ritrovato la chiglia.Oggi abbiamo fatto un tentativo di recupero, purtroppo fallito.Con la bassa marea è a soli 30 centimetri di profondità, ma è maledettamente pesante. Legata con 5 bidoni da 200 litri riusciva quasi a galleggiare, ma la forza del mare in quel punto con l'alta marea ha rotto qualcosa, per cui i bidoni si sono liberati.Domani tenteremo qualcosa di diverso, almeno per farla arrivare dove il traghetto fluviale può venire a sollevarla (lì nei frangenti non ci viene, non sono mica scemi...).Con la bassa marea, è tutto calmo e tranquillo, con l'alta marea è un delirio. Il Barchimede è ormeggiato vicino alla spiaggia dove c'è un marina, il marina do Enrique, che ricovera circa 60 motoscafi. Non è troppo esoso e mi ha aiutato molto.E' anche riuscito a far partire il motore, che non è perduto.Ormai sono un po' stanchino, oltre che frustrato.Ancora poco e potro' prendermela più calma con le opere di ripristino.Purtroppo il portafoglio piange.