Perché queste cose vanno scritte con uno spirito molto blues moltoblues, mi dico come per rincuorarmi e senza sapere cosa significhiesattamente. E' un livido mattino, uno dei più lividi di questaperiferia milanese, fuori dall'ufficetto svolazzano corvi, gazze ladremantidi religiose, più tre quattro altre specie di volatili chefrancamente non conosco; per strada risuonano i passi di Blind LemonJefferson, il bluesman triste cieco sfigato che fa tep tep tep con lescarpe e il bastone. E' un livido mattino, insomma. "Questa fattura è tutta sbagliata" dice Mrs Bigly spalancando la portadell'Order Processing Department. Le tre quattro persone presenti sivoltano, danno una rapida occhiata e tornano alle loro occupazioni chea questo punto della storia non sono di grande interesse. Mrs Bigly siavvicina a Manetti, l'uomo che accentra su di sé tutto il ServiceDepartment, quasi una enclave straniera all'interno di un altroDepartment, una cosa inaudita se ci si vuole pensare con calma.Manetti è un uomo brufoloso e di un umorismo malsano, di quelli che seli riconosci cerchi di evitarli come fossero lo scolo fatto persona.Osserva Mrs Bigly da sotto in su e tiene gli occhietti piegati afessura, ammicca tra i brufoli e si chiede quale colpa della vitaprecedente stia espiando in quel preciso momento."L'esenzione iva qui avete applicato l'esenzione iva ma questo clientenon ha esenzione iva" dice Mrs Bigly mentre agita il foglio davanti alnaso di Manetti. Mrs Bigly parla con voce rabbiosa e ha i capellibiondo cenere molto elettrici, le contornano il viso dandole a trattil'aspetto di una leonessa assonnata; da un altro angolo prospetticopotrebbe essere scambiata per un gattone di quartiere reduce da unamplesso. Manetti piega le spalle ancora un poco quasi volesseacciambellarsi sul monitor. "Qui non andava l'esenzione iva" ripete Mrs Bigly stringendo i pugni"non è la prima volta che succede vedi di non fare sempre gli stessierrori lo sai che non devi fare copia incolla" dice in tono risoluto."E poi fai il piacere di rispondere alle telefonate dei clienti sennòpoi tocca sempre a me di fare le figure di merda" dice così Mrs Bigly.Ora, quando Mrs Bigly dice figura di merda intende solo un pateticorimbrotto, anche perché a quale cliente può davvero importaredell'esenzione iva: nel vasto disegno insensato che governa il mondo,l'esenzione iva occupa uno spazio certamente importante, ma forse solonei giorni pari. "Questa non è la prima volta è ora di finirla lo sai che non puoi farecopia incolla poi le rogne le devo grattare tutte io" prosegue col suotono querulo. Mrs Bigly in occasioni come questa si avvia lentaneanche fosse un motore diesel, persino un po' ingolfato, ma via viasi assesta e riesce a trasmettere colpi notevoli. E' una di quellepersone che non si accontentano di dire le cose una volta soltanto,questo va detto, una di quelle persone che ci tengono a spiegare benele cose. Manetti la ascolta piegando un po' il capo in avanti come in un attodi sottomissione, sempre con quegli occhietti a fessura contornati daibrufoli. Al quinto "e insomma e stai attento a quel che fai" si alzain piedi in tutta la sua statura (è di un buon pezzo più alto di MrsBigly), la squadra per un momento - venuzze rosse come fulminitutt'intorno alla pupilla - e dice, ancora a mezza voce: "Ma nessunom'ha detto di non usare il copia incolla".Apriti cielo la Bigly è scossa come se l'avessero punta sul vivo dichissà che e si rimette a elencare tutto quanto tutto quanto daccapo -e cielo che fatica si fa a riscrivere cose di qualche tempo fa ehdavvero sta di fatto che non mi fermerò ho preso questo ritmo bluesquasi sincopato vado avanti avanti savoia chiusa parentesi - diceancora varie volte che copia incolla non si può fare che tutti losanno, che ne parlerà con Volpe; mettere in mezzo Volpe è unacattiveria al cubo, lo sanno tutti, provate a chiedere in giro. Volpeè uno dei capi uno della famigghia. Non si fa. Nell'ufficio si respiraaria di disapprovazione.Sentito nominare Volpe, Manetti rompe definitivamente gli indugi ereplica da pari suo: '"Ennò, ora ci parlo io con Volpe" dice alzandola voce e accompagnando le parole con i movimenti dell'indicesinistro. I due si avvicinano alla porta del Department seguiti da uncodazzo di curiosi che ripete a voce bassa copia incolla copia incollae scuote la testa. Il mattino è sempre più livido. Il gruppetto procede verso l'ufficio di Volpe, il momento è grave.Volpe, per buona pace dei presenti, è lontano, perso in una delleinnumerevoli occupazioni che ne fanno, senza ombra di dubbio, l'uomopiù sfuggente dell'azienda. Se c'è da trattare col fornitoreinadempiente, se il cliente richiede una commessa molto complicata, sec'è da fare un buco nel muro (c'è sempre da fare un buco nel muro,oggigiorno), beh, chiedete a Volpe: è l'uomo giusto, anche se nessunosa di preciso dove sia. "Non c'è nessuno" dice Mrs Bigly piegando la testa di lato. Siavvicina alla scrivania di Volpe sulla quale ronza il notebook esolleva uno due tre foglietti come cercasse tra le pieghe del nondetto segni della presenza del copia incolla. "Non c'è nessuno" le fa eco Manetti, con una mano appoggiata allostipite della porta. I due si guardano per un attimo, mentre ilcodazzo rumoreggia alle loro spalle. "Andiamo da Ravettani" dice MrsBigly, e si incammina senza aspettare risposta.In assenza di Volpe, il Ragionier Ravettani è il più alto in gradopresente sul campo e sembra una cosa ragionevole chiedergli unconsulto. Ma sfortuna vuole che nemmeno Ravettani sia della partita,impegnato in un colloquio con Faina. A questo punto Manetti si lasciaandare a un gesto di stizza. Guarda verso il corridoio e come parlassecon sé stesso fa: "E' il programma che non funziona questo gestionalefa cagare io ho solo fatto copia incolla.""Ti ho detto che il copia incolla non si deve usare" lo incalza MrsBigly."A me hanno spiegato così" urla Manetti."Impossibile" urla Mrs Bigly."Ti dico che mi hanno spiegato così.""Ti dico che è impossibile.""Io non posso farci niente se il programma non funziona." "No sei tu che non sei mai attento e poi le rogne sono sempre mie faiil favore di prendere tu le chiamate dei clienti poi.""Per me è il programma e poi mi hanno detto del copia incolla iofaccio quello che mi dicono di fare." "Non è vero.""Allora vuoi dire che sono bugiardo.""Lo sanno tutti che copia incolla non si deve usare.""Non è vero Volpe mi ha detto che si può usare era presente anchePibbì chiediamo a Pibbì."Il codazzo si apre un poco a mostrare la faccia stanca di Pibbì. "Io non ricordo niente" si schermisce Pibbì scuotendo il capo. Tuttoil codazzo si volta verso Mrs Bigly."Ti pareva nessuno ne sa niente" fa la Bigly scuotendo il capo."Anche Ravettani mi ha detto di usare il copia incolla" insisteManetti."Impossibile.""Allora vuoi dire che Ravettani è un bugiardo.""Ravettani ha detto di non usare il copia incolla."Al termine della disputa, Mrs Bigly rientra nel suo ufficio tuttatremante. Si siede al suo posto e continua a ripetere frasi sconnesseper qualche minuto. Si mostra tanto scossa da rifiutare persino ilcaffè offerto da Goretti, un collega sempre molto solidale. Goretti losi può trovare sempre appoggiato alla parete, in un angoletto dove laparete fa angolo con qualcos'altro, e fa sì con la testa, dice che luicapisce che un lontano cugino pure uno zio paralitico eccetera.Intanto monta la fronda contro Manetti, il codazzo di curiosi emettela sentenza: colpevole. Ha un'anzianità molto più breve di Mrs Bigly(che ha passato in azienda i suoi anni migliori), l'alito cattivo quelterribile senso dell'umorismo e tutti quei brufoli.Tornato al proprio posto, il ragionier Ravettani viene messo alcorrente da Mrs Bigly di quanto accaduto. Dopo aver ascoltatopazientemente le ragioni della donna, Ravettani fa: "Ne parlerò conVolpe e con Faina" (il quale, sorpreso dalle urla in corridoio, si eramostrato interessato alla faccenda).Poi, giratosi verso di me, all'uscita di Mrs Bigly mi chiedegrattandosi la testa: "Ma che è 'sto copia incolla?"