Ieri è stata una giornata faticosa, faceva caldo e io sono uscito di casa con felpa maniche lunghe e giubbetto; nel tratto dal metrò all'ufficio sudavo come un animale che non so dirvi, sceglietene voi uno che sudi. La giornata è andata via via peggiorando e ha raggiunto il climax in serata quando di ritorno dall'ufficio in treno stavo leggendo una cosa di fredric brown e bip bip sms un mio ex carissimo amico mi scrive "ciccio, a noi!" con l'esclamativo e io gli rispondo "per favore visto che sono in treno fammi sapere quando facciamo gol" e nel giro di pochi minuti l'ex amico mi tempesta di messaggi uno due tre quattro che sono stato tentato di scrivergli "beh mandami un messaggio cumulativo a fine primo tempo che così risparmi." Una serataccia vabbè ma poi è giusto, la nemesi doveva arrivare solo speravo che fosse almeno nella prossima stagione e almeno di dimensioni più contenute; ma a noi piace così: siamo gente senza freni facile all'entusiasmo e accanita nel masochismo.Così per dare un seguito al masochismo per starci vicino al dolore ho concluso in bellezza la giornata con la lettura dell'ottavo corto del corriere della sera, corti che per uguale masochismo sto collezionando; isabella bossi fedrigotti "il vestito arancione" mi è sembrato un testo degno di una serata così. E' un dialogo tra amiche di una vivacità intellettuale che non vi dico, mi sono addormentato verso pagina trentadue e ho fatto sogni agitatissimi. Un estratto significativo potrebbe essere che vedevo tutti questi omini correre e mi dicevo accidenti ma quanti sono e gli omini correvano e correvano tutti da una parte e io andavo controcorrente li fermavo sentite per favore che sta succendendo che c'è da correre e nessuno che mi desse retta tutti correvano e continuavano a correre e poi insomma mi voltavo e lo vedevo era orribile e nero veniva verso di me mi sono messo a correre anch'io ma le gambe non mi aiutavano e sentivo che stava avvicinandosi cristo cristo dannatissima eva più correvo e più stavo fermo dio santissimo mi sono svegliato.Questa mattina ho fatto una cosa ancora di masochismo. Mi sono guardato allo specchio e mi sono detto bartelio qui è ora che la fai finita con tutta questa ignoranza grassa ignoranza. Ho pensato anche alle voci che mi dicono sei una merda sei una merda nella testa (cit.) e che devo far tacere in qualche modo e magari ho pensato il primo volume della storia della letteratura italiana può essere una buona idea, è molto più economico di un analista e sospetto leggermente più scorrevole di quel testo di scientology che mi ha prestato un amico. Ho preso su e messo in borsa il primo tomo della storia della letteratura italiana del corriere della sera comprata anni fa e che non ho mai osato aprire; l'ho messa in borsa e poi sul treno ho letto il primo capitolo che era molto interessante e trattava del diffondersi del volgare inteso come lingua. Ve ne faccio un riassunto.In poche parole il generale barbaro odoacre depone romolo augustolo e viene incoronato re dai barbari e tutto questo avviene intorno al 476 dc e mette fine all'impero romano. Era ora, mi dico. Si assiste così sto citando a una progressiva frantumazione territoriale e linguistica, ma prima ancora di tutto questo già si capiva che il latino stava andando a male e prendeva la forma di una varietà popolare tipo il sermo vulgaris o il militaris o il provincialis che era quello parlato nella zona dei castelli, tipo grottaferrata e zone limitrofe.Si assiste via via a tutta una caduta di consonanti tipo le t e alla mutazione genetica delle vocali tipo che la e diventa i e così via, la faccio breve ma c'era tutta una serie di esempi importanti. Mi sembra giusto ricordare anche la defezione improvvisa delle consonanti esplosive intervocaliche e la comparsa in alcune zone paludose del cuneese del fenomeno noto come isoglossa di spartizione. Ora, sulla isoglossa di spartizione sono scoppiato a piangere mi sono fatto il segno della croce ho rimesso in borsa il primo tomo e acceso in cuffietta i fuzztones a massimo volume che è un modo per mandare a culo i timpani ma anche per far tacere tutte tutte le voci nella testa, ho chiuso gli occhi eccetera e poi porco cazzo ho sbagliato e sono sceso ancora a vimodrone.
Isoglossa
Ieri è stata una giornata faticosa, faceva caldo e io sono uscito di casa con felpa maniche lunghe e giubbetto; nel tratto dal metrò all'ufficio sudavo come un animale che non so dirvi, sceglietene voi uno che sudi. La giornata è andata via via peggiorando e ha raggiunto il climax in serata quando di ritorno dall'ufficio in treno stavo leggendo una cosa di fredric brown e bip bip sms un mio ex carissimo amico mi scrive "ciccio, a noi!" con l'esclamativo e io gli rispondo "per favore visto che sono in treno fammi sapere quando facciamo gol" e nel giro di pochi minuti l'ex amico mi tempesta di messaggi uno due tre quattro che sono stato tentato di scrivergli "beh mandami un messaggio cumulativo a fine primo tempo che così risparmi." Una serataccia vabbè ma poi è giusto, la nemesi doveva arrivare solo speravo che fosse almeno nella prossima stagione e almeno di dimensioni più contenute; ma a noi piace così: siamo gente senza freni facile all'entusiasmo e accanita nel masochismo.Così per dare un seguito al masochismo per starci vicino al dolore ho concluso in bellezza la giornata con la lettura dell'ottavo corto del corriere della sera, corti che per uguale masochismo sto collezionando; isabella bossi fedrigotti "il vestito arancione" mi è sembrato un testo degno di una serata così. E' un dialogo tra amiche di una vivacità intellettuale che non vi dico, mi sono addormentato verso pagina trentadue e ho fatto sogni agitatissimi. Un estratto significativo potrebbe essere che vedevo tutti questi omini correre e mi dicevo accidenti ma quanti sono e gli omini correvano e correvano tutti da una parte e io andavo controcorrente li fermavo sentite per favore che sta succendendo che c'è da correre e nessuno che mi desse retta tutti correvano e continuavano a correre e poi insomma mi voltavo e lo vedevo era orribile e nero veniva verso di me mi sono messo a correre anch'io ma le gambe non mi aiutavano e sentivo che stava avvicinandosi cristo cristo dannatissima eva più correvo e più stavo fermo dio santissimo mi sono svegliato.Questa mattina ho fatto una cosa ancora di masochismo. Mi sono guardato allo specchio e mi sono detto bartelio qui è ora che la fai finita con tutta questa ignoranza grassa ignoranza. Ho pensato anche alle voci che mi dicono sei una merda sei una merda nella testa (cit.) e che devo far tacere in qualche modo e magari ho pensato il primo volume della storia della letteratura italiana può essere una buona idea, è molto più economico di un analista e sospetto leggermente più scorrevole di quel testo di scientology che mi ha prestato un amico. Ho preso su e messo in borsa il primo tomo della storia della letteratura italiana del corriere della sera comprata anni fa e che non ho mai osato aprire; l'ho messa in borsa e poi sul treno ho letto il primo capitolo che era molto interessante e trattava del diffondersi del volgare inteso come lingua. Ve ne faccio un riassunto.In poche parole il generale barbaro odoacre depone romolo augustolo e viene incoronato re dai barbari e tutto questo avviene intorno al 476 dc e mette fine all'impero romano. Era ora, mi dico. Si assiste così sto citando a una progressiva frantumazione territoriale e linguistica, ma prima ancora di tutto questo già si capiva che il latino stava andando a male e prendeva la forma di una varietà popolare tipo il sermo vulgaris o il militaris o il provincialis che era quello parlato nella zona dei castelli, tipo grottaferrata e zone limitrofe.Si assiste via via a tutta una caduta di consonanti tipo le t e alla mutazione genetica delle vocali tipo che la e diventa i e così via, la faccio breve ma c'era tutta una serie di esempi importanti. Mi sembra giusto ricordare anche la defezione improvvisa delle consonanti esplosive intervocaliche e la comparsa in alcune zone paludose del cuneese del fenomeno noto come isoglossa di spartizione. Ora, sulla isoglossa di spartizione sono scoppiato a piangere mi sono fatto il segno della croce ho rimesso in borsa il primo tomo e acceso in cuffietta i fuzztones a massimo volume che è un modo per mandare a culo i timpani ma anche per far tacere tutte tutte le voci nella testa, ho chiuso gli occhi eccetera e poi porco cazzo ho sbagliato e sono sceso ancora a vimodrone.