Preferirei di no

Lambrate, mon amour


Oggi sul treno due si sono abbracciati. Leggevano entrambi uno dei giornali gratuiti che distribuiscono alle stazioni (leggo, city, metro, ecc), ma a un certo punto lui s'è addormentato; lei lo accarezzava piano, nel sonno. Avranno avuto quarant'anni, più o meno, lei i capelli corti neri a caschetto, lui un maglione rosso, stempiato (lui, non il maglione). Quando s'è svegliato, si sono detti cose sottovoce. Io fingevo di leggere Connelly, The last coyote, ma spiavo con un occhio. Poi si sono abbracciati, proprio un abbraccio bello, forte, l'uno di fronte all'altra, la testa appoggiata sulla spalla dell'altro, le braccia sulle schiene, un abbraccione. Anche la ragazza che stava accanto a me, nel quadriposto, ha guardato di sottecchi. L'ho vista. Di lì a poco siamo arrivati a Lambrate, ma mi è sembrata lo stesso una cosa bella. -- in ascolto, Sambassaduer, Between the lines --