Basket Italiano

FORTITUDO, TANTE COSE DA DIMOSTRARE


Innanzi tutto, che è tornata la vera Fortitudo. Dopo i vari flop dell'anno scorso, quest'ano si ricomincia con una nuova proprietà-mentalità molto diversa dalla gestione Martinelli. Sacrati ha operato molto bene sul mercato, soprattutto con la scelta di riportare in Italia un allenatore come Andrea Mazzon. Poi si è scelto il direttore sportivo: Diego Pastori, dirigente in rampa di lancio. La squadra è per 10/12 nuova e forse servirà tempo prima di avere un gioco come un orologio. Nel ruol di play partirà Horace Jenkins (nella foto), di ritorno nel nostro campionato dopo esperienze in Israele con l'Hapoel ed in Turchia con l'Efes Pilsen. Play veloce, intelligente, scorer, assistman e tiro, cosa si vuole di più? Bella scelta. In guardia ci sarà Kristops Janicenoks, già alla F lo scorso anno ma passato poi a Teramo. Guardia lettone tiratrice, riesce a costruirsi il tiro da solo o in uscita dai blocchi. In ala non c'è un titolare ben definito: Potrebbe partire Oscar Torres (altro acquisto già visto in Italia a Napoli), se si vuole dare una dimensione più perimetrale alla squadra, o Stefano Mancinelli se si vuole giocare con un quintetto più alto. La mia personale scelta cade su Torres, perchè con due lunghi come  James Thomas e Spencer Nelson, si ha già molta verticalità. James Thomas, il centro di questa squadra. Tutta la parte fortitudina di Bologna voleva il suo rinnovo, ed è stata accontentata. Centro basso ma strapotente fisicamente, in gadio di prendere quanti rimbalzi vuole, e segnare con i suoi ottimi e aggressivi movimenti spalle a canestro. Spencer Nelson, più perimetrale rispetto a Thomas, vene da Treviso, non una brillantissima stagione per l'ex Bamberg, saprà farsi apprezzare grazie ad un sistema più consono alle sue caratteristiche: si adatta perfettamente sia con Torres che con Mancinelli per quanto riguarda gli esterni, sia con Dalibor Bagaric, il cambio di Thomas. Bagaric è l'ultimo colpo piazzto dal trio Sacrati- Pastori- Mazzon. Dopo due stagioni tra Chicago Bulls e Akasvayu Girona è ritornato alla F. Centro simile a Thomas ma più alto e con un raggio di tiro pù ampio. Oltre a Bagaric, ci sono a cambiare i lunghi Alessandro Cittadini, sensibilmente pù chiuso dopo l'arrivo del croato, caratteristiche a metà tra i due centri e Thomas Kesicki, ala forte da Reggio Emilia, giovane avrà modo e modi per farsi guardare. A cambiare gli esterni ci sono Davide Lamma, più creatore di gioco rispetto a Jenkins, Daniele Cavaliero, altro play con discrete doti realizzative, più devoto al gioco di squadra, Dante Calabria, tiratore puro, che può essere schierato anche insieme a Janicenoks, così da avere estrema peicolosità sul perimetro. Il valore della squadra è a ridosso delle prime 4. Se si riesce a trovare la chimica giusta può essere la rivelazione del torneo. Le potenzialità per fare ciò ci sono. Infondo c'è da dimostrare qualcosa...