IL GATTO EZECHIELE

CONFUSIONE


Oggi sono inquieta. Non riesco a trovare un posto dove "fare la cuccia", vorrei fare una cosa, farne un'altra e un'altra ancora. Ma non ne ho la forza. Faccio prima a rimanere sul divano a guardare buona domenica (e qui è tutto un dire).... Avevo bisogno di uscire e di passeggiare. Sola. Sola in mezzo a centinaia di persone in una domenica pomeriggio in città. Ho vissuto fino a poco tempo fa in un piccolo paese, per poi scoprire che adoro la città. La adoro per il senso di nullità che mi trasmette. Posso passeggiare per le vie con il lettore mp3 che mi fracassa i timpani, sentirmi me stessa, ma allo stesso tempo nessuno, questo mi da pace. Mi da pace perchè sento la mia individualità che grida ma allo stesso tempo mi muovo come un fantasma. Non essendo cresciuta qua, conosco poche persone, è raro che incontri per strada qualcuno che conosco. E anche questo mi da pace.Domenica pomeriggio. La domenica pomeriggio è per le famiglie e per le coppiette. Io sono single non per scelta (non si è mai single per scelta) ma perchè la vita in questo momento ha questo per me; ma a visione di persone che si amano, che si baciano, che sono felici oggi mi ha fatto venire la claustrofobia. Ho pensato che io non avrei voluto essere in quella situazione per nulla al mondo,  quando solo ieri stavo facendo le stesse cose, negli stessi posti. Ho voglia di amare, di essere amata ma allo stesso tempo questo mi fa venire appunto la claustrofobia. Forse è paura, paura per qualcosa che non arriva, per quella fame d'amore che non si smette mai di avere, anche se spesso si dice il contrario. Vorrei esternare i miei sentimenti, vorrei gridarli al mondo, alla persona che forse (per la mia insicurezza) mi piace, ma ho paura. Vorrei che i pensieri fossero liberi, ma non ci sono molte persone in grado di farlo e di accettarlo. Io nell'amore voglio essere trasparente, niente giochetti. Ma ho capito che quanto più si è corretti, tanto meno viene accettato. Finisco questa domenica con la tristezza, la non felicità per qualcosa di impalpabile, qualcosa che mi accompagna da troppi anni ormai. Perchè a qualcuno è negata la felicità? Perchè qualcuno la riceve a dosi piccole piccole per poi essere portata via?