arrocco

B.


 Ti ho sognata piccola bimba scura. Ho sognato i tuoi occhi neri e il tuo sorriso bianco. Ti ho sognata lontana ormai. Ho sognato la tua stanchezza. Dicono che solo chi impara, sopravvive, solo chi sa difendersi. Ti ho sognata in un limbo, sospesa sopra te stessa. Ho sognato la tua lucidità ormai inerme e muta. Ho sognato le tue dita blu abbandonate lungo il fianco. Dicono che i viaggi inizino molto prima della partenza, ancora prima dell'intenzione o della sorpresa. Ti ho sognata tra i fiori. Erano bianchi. Margherite non pretenziose. L'erba fluttuava come le alghe della laguna. E noi dal ponte spiavamo l'acqua scura, sfera insondabile del nostro futuro. Ti ho sognata giovane donna scura. Viaggiavi leggera, unico bagaglio le preghiere appresso di voci indistinte. Ho sognato le tue parole, quelle di cui ridere, semplici sciocchezze preziose.Ho sognato che in quell'altrove mi parlavi e si danzava ed erano onde e mare e sole. Era libertà come spuma giocosa e lieve, era evasione dopo il carcere, era ribellione senza nuovo ferire. Erano capelli al vento e cestini sospesi in bilico su ruote veloci.Siamo ancora là, sai? In quella corsa che continua in ogni istante senza mai fermarsi, perchè non ci importava la meta. E poi forse arriveremo pure, col fiato corto, e sarà bello uguale e ci potremo riposare e di nuovo parlare e danzare tra onde e mare e sole.