arrocco

piogge


Oggi vorrei il tocco delicato di gocce di pioggia estive, quelle tenui che non ci si crede, quelle che poi sbuca l'arcobaleno dietro a nuvole fuggitive. Acqua trasparente che lavi gli occhi, se non il mondo, che addolcisca la sete e bagni la terra, portando profumo di bosco nell'aria. Vorrei il verde tenero dell'erba nuova e le promesse dei primi fiori di ciliegio, persino il ronzio di insetti, operosi o noiosi, in un'atmosfera magnanima che tutto perdonerebbe. Vedrei l'umidità vagolare in vapore, alzandosi dall'asfalto su strade lunghe come desideri, su cui viaggeranno veloci sogni di mete lontane. Oggi vorrei la pulizia e l'ordine di qualcosa che comincia, nuovo, e rassicurante, antico. Vorrei la frenesia e l'allegria del caos gioiosamente anarchico di una nascita, di una primavera che sconvolga il mondo e lo riempia di stupore.