arrocco

Di lupi e nuvole


Poi succede, una sera, quando già imbrunisce e nuvole cupe si allineano lungo i bordi frastagliati delle montagne, che decidi di andare a buttare la carta proprio nel cassonetto dell'isola ecologica dietro la chiesa. Ci vai a piedi naturalmente, per raffrescare i pensieri del dopo cena, in quella rara parentesi di non-pioggia della giornata. Fino al cassonetto, tutto fila liscio che è una meraviglia. Il cielo è mosso e bellissimo, l'aria tersa e i profili di ogni cosa nitidi. Così decidi di fare il giro lungo per tornare a casa. In fondo c'è solo da stare attenti a non calpestare sull'asfalto lucido quelle schifose lumache rosse-senza-guscio che escono dai prati lungo la strada.Poi però arrivi nel tratto che costeggia il bosco, dove le case sono rade e nessun'anima decide di farsi vedere anche solo alla finestra. E le lumache sembrano moltiplicarsi. Poi c'è quel ricciolo che continua a sfuggire dalla coda e a solleticarti il collo e tu ti immagini schiere di falene terribili nel loro velluto nero che vampirescamente attentano alla tua carotide (da dietro certo... hanno denti lunghi le falene, si sa). Poi dal bosco odi provenire un verso decisamente strano e poco classificabile. E ti chiedi quale animale sconosciuto possa emetterlo. Decidi debba essere un uccello. Innocuo. Sì ... ma che strano verso davvero...E già che ci pensi, non ti eri accorta di giorno quanto fosse folto e denso e incombente e profondo il bosco. Nero soprattutto. E spii, di sottecchi certo perchè non se ne accorgano eventualmente, ogni ombra che pare uscire da dietro la prima fila di tronchi. E ti sembra che pure i cani ululanti in lontananza abbiano un che di diverso.Naturalmente ti racconti che a te i lupi stanno simpatici e che loro, semmai ne incontrassi uno, lo capirebbero e tu ci faresti amicizia come con Zanna Bianca.Però nel dubbio ... acceleri il passo, facendo i conti, se mai dovesse essere necessario, dell'altezza del recinto dei cavalli, giusto per saltarvi dentro... e chissenefrega se è tutto un fango, le scarpe sono pure vecchie! Finchè arrivi alla strada di casa, quando ormai senti alle calcagna l'alitare del mastino dei Baskerville come minimo... e solo dopo esserti chiusa il cancello alle spalle, tiri un sospiro di sollievo! La morale è: mai andare a buttare la carta dopo le nove di sera in una sera post temporalesca se sei un tipo suggestionabile.