arrocco

Plaza de toros


 Ho nelle narici la polvere dell'arena. Dev'essere quello l'odore acre che sento. Non la mia paura. Quella si è dileguata nell'attimo stesso in cui fendevo l'aria con il mio passo sbagliato. Era tutta una danza, un gioco armonioso. Con la morte.Non è che ci credessi troppo, prima, quando accendevo i ceri dinnanzi alle immagini ieratiche e distanti,giù nella cappella, lucide di colori che con la vita hanno poco a che fare. Il rosso, piuttosto, della mia muleta e l'oro dei miei ricami e della sabbia e del sole e il luccichio della lama. Il nero del toro... il rosso della mia muleta. Il rosso del sangue. Il rosso del mio sangue.E' passata la paura. E' passata la paura. E io sono il toro o il matador? Un passo falso e scivolo nel sonno, in un fiume rosso. Non vedo più luce. Vedo il buio. Vedo il nero che mi corre incontro. Fumante.