Creato da Maddalena_e_oltre il 30/04/2013
C'è una forza misteriosa nelle cose esteriori [...]. Un attore, per immedesimarsi perfettamente nello spirito del personaggio da rappresentare, deve indossarne il costume.*
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Post n°121 pubblicato il 18 Novembre 2014 da Maddalena_e_oltre
Siamo stati a schiena nuda dentro il ventre di legno del nostro amore. Senti come risuona, gravido di parole? Quelle parole prima offese, umiliate e svuotate di ogni possibile senso, in una vertigine di smarrimento. Sai che significa volare? Hai il coraggio di raccontarmelo tu, senza leggermi il racconto di qualcun altro? Hai mai messo il dito nella piaga di un cuore aperto per dirmi che significa amare? Si potrà mai scacciare la paura che rende muti? Quella che snocciola dinnanzi al pensiero l'elenco di ogni nervo scoperto, di ogni grano di sale? E allora balliamo, fino a perdere la bussola ostinata dello sguardo, fino a lasciare ogni ormeggio, fino alla sorgente di parole che suonino nuove. Hai posto nelle mie mani linee frammentate, da ricucire per creare nuovi racconti, linee magiche che sussurrano di vite passate e di sogni e tempeste, di valzer e fili fragili, placchette di ottone. Linee rare che si nascondono tra le altre, delicatamente, senza abbacinare, ma con la luce perpetua di un gesto d'amore, un ultimo dialogo di cenni sul crinale del mondo. |
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Rievoca immagini di un tempo lontano in cui il ventre aperto di un baobab accoglieva parole, sogni e desideri :))
In Africa occidentale si usa "parlare" al baobab, per confidarsi, chiedere consigli, allontanare la malasorte.
Pare infatti che bisbigliando formule magiche e appoggiando la mani sul tronco della pianta, si ottenga una potente benedizione contro le avversità della vita.
Nastri annodati o inchiodati ricordano come ex-voto le malattie superate, dopo averle "affidate" all'albero perché le assorbisse.
E ricordo quando, in un giorno magico, un'ampia fessura del suo tronco divenne nido per due cuori puri e semplici che, protetti dal grande padre, celebravano il loro amore....
Grazie per il sorridente ricordo che mi hai ispirato :***
Potrebbe essere un rimprovero o un incoraggiamento. O magari entrambi.
Qualunque cosa sia ha sortito un bell’effetto, madame, se questo post ne è il risultato. Credo anch’io, madame, che le parole altrui siano frammenti di linee da ricucire per creare nuovi disegni; disegni che ci appartengano.
P.S. Posso farle una di quelle domande che avrei sempre voluto fare ma di cui non ho mai avuto il coraggio chiedere?
Ho capito che qualcuno ha deposto tra le mani del suo sentire, e cito testuali parole, “linee frammentate, da ricucire per creare nuovi racconti, linee magiche che sussurrano di vite passate e di sogni e tempeste, di valzer e fili fragili” , ma… le placchette di ottone???
Avrà mica deciso di pagare in natura l’elettricista che le sta rifacendo l’impianto di casa?!?
P.S. E forse ora capisco meglio anche quel "linee" in corsivo: se è ciò che penso, sappia che sono "linee" davvero rare: le tenga ben da conto, madame.
Buona serata.