l'anima spiata

La meta perduta...


Passare una vita a fuggire da se stessi,e da quello che poteva rappresentare insidie, incertazza,ignoto.Chiudere tutte le vie trasversali, e laterali e sceglieresolo la strada principale quella che dovrebbe essere la stradamaestra, maestra per arrivare dove poi non lo so...bastava che fosse diritta senza intoppi e inciampi.Camminare con i paraocchi come fanno i cavalli, per vedere solo quelloche è li davanti a loro.E fare tanta strada in rettilineo, l'unica variazione di percorso...solo qualche salita e discesa.Si certo è un modo di viaggiare, in tranquillitàma quanta vita c'è li nelle vie laterali!e lì nei vicoletti più stretti pulula la vitalità di suoni, rumori, storia,incontri."Forse" per raggiungere la meta è meglio scegliere la strada maetrama a volte mentre sei sulla strada ti accorgi di aver perso di vista la metae con essa hai perso anche tutta la vitalità di percorsi alternativi.E allora ti accorgi che non volevi fuggire alla vita ma rincorrerla e afferrarlae che forse è questa la meta perduta