Segreti

Governance


1. Introduzione. Derivato dal francese antico e privo di un sostantivo corrispondente nella lingua italiana, il termini anglosassone “governance” negli ultimi venti anni è diventato popolare nel dibattito politico e accademico. La stessa definizione del concetto ha subito cambiamenti e integrazioni, seppure in generale si può sostenere che economisti, politologi ed esperti di relazioni internazionali, lo hanno usato, innanzitutto, per marcare una distinzione, e una contrapposizione con il “government” inteso quale istituzione, apparato e organizzazione. Ad oggi, tuttavia, manca una definizione condivisa, perché, come sostiene Vedelago (2002) in un recente articolo sulla governabilità della città, il concetto di governance va spesso a sostituirsi ad altri termini, ma senza favorire una comprensione chiara dei meccanismi di interazione e regolamentazione considerati e quindi senza dar conto della specificità, analitica e significativa, del concetto stesso. Ad esempio, la definizione fornita dall’OECD (2001) suggerisce la sostituzione del termine government con quello di governance, in virtù dell’esistenza di un nuovo modo di organizzare e amministrare territori e popolazioni: “Government is no longer an appropriate definition of the way in which populations and territories are organised and administered. In a world where the participation of business and civil society is increasingly the norm, the term “governance” better defines the process by which we collectively solve our problems and meet our society’s needs, while government is rather the instrument we use.” (Governo non è più una definizione appropriata del modo in cui le popolazioni e i territori sono organizzati e amministrati. In un mondo in cui la partecipazione dei rappresentanti degli interessi economici e della 1 società civile sta diventano la norma, il termine “governance” definisce meglio il processo attraverso cui collettivamente risolviamo i nostri problemi e rispondiamo ai bisogni della società, mentre governo indica piuttosto lo strumento che usiamo). Questa definizione, però, non illustra le caratteristiche distintive di questi processi di amministrazione, mentre dà per scontato che esse siano differenti e in contrapposizione. Specificare quali sono i tratti caratteristici dei processi di interazione e regolazione è, invece, essenziale perché sono essi che, in ultima analisi, giustificano l’utilizzo di un nuovo concetto analitico e ne determinano il significato. Allo stesso modo, per una corretta definizione della governance è necessario specificare il settore in cui il concetto è utilizzato e l’approccio teorico seguito per definirlo. Infatti, come tutte le espressioni usate in settori diversi, occorre evitare travasi impropri di significato tra i diversi settori. Il concetto di governance usato in economia è altro da quello di cui si occupa la scienza politica ed è ancora altro se riferito alla pubblica amministrazione. Ovviamente si tratta di concetti estremamente connessi, ma il cui significato è profondamente influenzato dal contesto cui si riferiscono e, all’interno del singolo contesto, tale espressione ha assunto significati differenti nel corso del tempo. E’ sì possibile rintracciare un nucleo comune di significato, trasversale a tutti i contesti, e tuttavia le differenze che permangono sono tali da rendere necessaria una contestualizzazione del concetto stesso. Il nostro progetto, pertanto, si occuperà di governance con riferimento alla pubblica amministrazione, con l’obiettivo di individuare la portata precisa di questo nuovo concetto e, soprattutto, con l’obiettivo di individuare gli ambiti, le modalità e gli strumenti attraverso cui possa esplicare la propria operatività. I parametri del dibattito teorico e politico sulla governance saranno individuati attraverso una rassegna estensiva della letteratura accademica internazionale e nazionale e di pubblicazioni e strategy paper di governi e istituzioni internazionali.