Segreti

Post N° 34


L’emanazione della Legge Quadro n. 328/00 e la modifica del titolo V della Costituzione non possono che avere effetti rilevanti anche sulla struttura dei flussi finanziari con la quale il sistema si alimenta. Ogni cambiamento che le riforme hanno apportato alla struttura di finanziamento delle politiche sociali deve fare i conti con la struttura dei sistemi di finanziamento e di spesa preesistenti e consolidatisi nel tempo nelle diverse Regioni. Basti pensare che prima dell’entrata in vigore della L. n. 328/00, le risorse economiche regionali per le politiche sociali erano costituite dai trasferimenti nazionali di settore (L. n. 285/97 su infanzia e adolescenza e Legge n. 104/92 sulla disabilità, solo per citarne due delle principali) eventualmente incrementate da stanziamenti regionali, che la Legge Quadro ha inteso superare attraverso l’istituzione di un unico fondo nazionale per le politiche sociali (FNPS), quale strumento statale principale per il finanziamento degli interventi in ambito sociale, offrendo così la possibilità di una visione complessiva delle risorse disponibili ed un’allocazione più coordinata e trasparente.8 In tale ottica, il FNPS è alimentato non solo dalle diverse fonti che originariamente contribuivano alla formazione delle risorse specifiche di settore ma anche dalle risorse aggiuntive stanziate proprio dalla Legge 328/00. In linea con il processo di cambiamento registrato a livello nazionale, alcune Regioni (parallelamente all’emanazione della L. n. 328/00 se non addirittura prima), durante la fase di riordino e ridefinizione delle competenze amministrative proprie e degli altri enti locali, si sono dotate di un Fondo Sociale Regionale. Anche in questo caso le scelte organizzativo–gestionali del Fondo cambiano da Regione a Regione. Si avranno così alcuni contesti in cui nel Fondo Regionale insieme alle risorse “indistinte” (considerate strumentali all’attuazione della legge ed in particolare alla garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni sociali), si presentano voci di allocazione di risorse dotate di una specifica finalizzazione per materia, in linea con quanto precedentemente predisposto dalle leggi di settore.