I sistemi di welfare locale presentano, dunque, caratteristiche peculiari relative alla cultura e alla tradizione del territorio di riferimento determinando una elevata variabilità delle soluzioni istituzionali ed organizzative. I modelli organizzativi regionali sono, per natura stessa, in continua evoluzione e adattamento al contesto di riferimento. Soprattutto in questi ultimi anni le amministrazioni regionali hanno ridisegnato le proprie strutture organizzative, adeguandole alle esigenze interne ed esterne dell’ente Regione. Le amministrazioni regionali si stanno dotando di assetti di macrostruttura più coerenti di quelli passati, adeguati al nuovo ruolo che le Regioni rivestono ed alla complessità delle rispettive attività, passando da un modello di organizzazione burocratico funzionale, caratterizzato da una struttura fortemente gerarchizzata, articolata per competenze tecnicospecialistiche, a strutture lineari o a matrice, più snelle e flessibili. In tempi più recenti si stanno sviluppando modelli caratterizzati da un’organizzazione decentrata per unità semiautonome e della direzione per obiettivi, che ben si attaglia ai diversi livelli di complessità, operativa e strategica, che le amministrazioni si trovano quotidianamente a dover fronteggiare, e il modello a rete, in cui l’ente Regione è una vera e propria holding che gestisce i servizi per mezzo di una rete di soggetti, for profit e non profit, e cura le relazioni con tutti gli stakeholder di riferimento.
Post N° 37
I sistemi di welfare locale presentano, dunque, caratteristiche peculiari relative alla cultura e alla tradizione del territorio di riferimento determinando una elevata variabilità delle soluzioni istituzionali ed organizzative. I modelli organizzativi regionali sono, per natura stessa, in continua evoluzione e adattamento al contesto di riferimento. Soprattutto in questi ultimi anni le amministrazioni regionali hanno ridisegnato le proprie strutture organizzative, adeguandole alle esigenze interne ed esterne dell’ente Regione. Le amministrazioni regionali si stanno dotando di assetti di macrostruttura più coerenti di quelli passati, adeguati al nuovo ruolo che le Regioni rivestono ed alla complessità delle rispettive attività, passando da un modello di organizzazione burocratico funzionale, caratterizzato da una struttura fortemente gerarchizzata, articolata per competenze tecnicospecialistiche, a strutture lineari o a matrice, più snelle e flessibili. In tempi più recenti si stanno sviluppando modelli caratterizzati da un’organizzazione decentrata per unità semiautonome e della direzione per obiettivi, che ben si attaglia ai diversi livelli di complessità, operativa e strategica, che le amministrazioni si trovano quotidianamente a dover fronteggiare, e il modello a rete, in cui l’ente Regione è una vera e propria holding che gestisce i servizi per mezzo di una rete di soggetti, for profit e non profit, e cura le relazioni con tutti gli stakeholder di riferimento.