Beautiful Valérie

Agape

"Il dolore avvolge la camera del cuore come una gabbia. Hai cercato qualche scorciatoia per eluderlo, ubriacandoti di esperienze estreme e sensazioni sempre nuove. Ma hai fallito, perché nessuno può ingannare il dolore."

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"Gli uomini attribuiscono troppo peso alle emozioni, confondendole con i sentimenti. Le emozioni servono a ricordarti in ogni momento il colore dei tuoi pensieri. Ma hanno una natura violenta e breve. Per questo ti lasciano sempre insoddisfatto, alimentando rimpianti e nostalgie. Invece i sentimenti sono un mare profondo e stabile, che evapora solo quando diventa stagnante"

le disfatte del cuore...

"Le disfatte del cuore aprono squarci provvisori che consentono di guardarsi dentro, e quel poco che aveva visto non gli era piaciuto per niente. La ferita si era rimarginata a fatica, lasciando una cicatrice che durante certe canzoni sanguinava ancora."

...dolce e piccante...

Mi fece una sorpresa. Sapeva che ero fuori con gli amici. Arrivò verso l'una della notte. Mi mandò un messaggio che era fuori dal locale. Io ero ubriaca anche se non era molto evidente e mai e poi mai lo avrei ammesso. Gli andai incontro. Quella era la prima volta che lo vedevo. E ci fu subito una scarica di adrenalina, un forte abbraccio ed un intenso, intensissimo bacio. Ero alle stelle e non era per l'alcool. Ma per il suo calore. Da molto tempo non mi capitava di provare emozioni così, tipiche adolescenziali.

La serata finì in passione, L. mi adorò, mi disse che non si capacitava di come mai, con me, non riuscisse a mantenere ritmi più lunghi. Lo eccitavo troppo.

Ci vedemmo anche il fine settimana successivo. Uscimmo a cena. Pioveva. Corremmo come due ragazzini spensierati ed altrettanto spensieratamente ci avvinghiammo appoggiati ad un portone. Le nostre mani erano ovunque.

L. era in grado di stupirmi con piccoli gesti seducenti.

E soprattutto era dolce e piccante allo stesso tempo.

Mi sapeva anche far ridere, con lui si poteva parlare di tutto. Un uomo con un passato vissuto intensamente, con una mente consapevole di ogni sua minima parola, L. così realista e sognatore. Il suo difetto era però di essere sempre e comunque troppo sicuro di sé, forte delle sue esperienze. Ma io non ero il suo passato, tanto meno nulla di scontato.

L. tentò di cambiarmi in seguito. A suo gusto e piacere. E la cosa mi irritò. Mi ferì. E riuscì solamente ad ottenere il peggio di me, per sfida. Ci lasciammo al telefono. Come due adolescenti. D'altra parte così era stata vissuta tutta la storia. Mi disse che mi avrebbe sposata se avessi avuto un'altra testa. Già. Io no, invece, non avrei mai sposato un allegro chirurgo pronto ad incidermi con una lama sottile mentre mi sorride.

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...siamo carne e fuoco..