Quadretto

Recensione - MEL PREVITE. I soliti posti - Mostra fotografica


Il week end scorso è trascorso - passatemi il gioco di parole - felicemente all'insegna della buona compagnia e della buona cucina.... ma di questi argomenti vi parlerò magari in un secondo momento...Oggi mi soffermo un attimo a consigliarvi una mostra fotografica inaugurata in quel di Modena sabato pomeriggio e che proseguirà solo fino al prossimo week end.Si tratta di scatti in bianco e nero di "soliti-insoliti" luoghi davvero particolari!L'autore è Mel Previte, former guitarrist di Ligabue, che decide di mostrare a tutti la sua abilità nell'esprime la sua vena artista che non solo di dipana nel campo musicale ma anche in quello della fotografia.Non sono un'esperta e sebbene sia un'amante delle foto a colori ritengo che la mostra abbia un impatto veramente notevole su chi avrà il piacere di andare a visitarla!Gli scatti seguono un ordine sparso dall'Italia all'America passando per Parigi e Barcellona in uno sguardo sul mondo decisamente istintivo.La foto più bella in assoluto a mio avviso è un'immagine nella quale lo scatto impressiona 3 muri su tre differenti livelli e, mimetizzato nel bianco e nero, un camaleontico personaggio seduto su un gradino fissa un punto lontano al di là del muro.Di primo achito la foto appare quasi piatta, ma soffermandosi un attimo la potenza dell'immagine prende forma: si riconoscono i livelli architettonici e la sensazione che quest'uomo seduto guarda ciò che noi spettatori non possiamo osservare è fortissima!E' come se quella foto, in uno sguardo, ci dicesse: "quando intorno a te vedi solo muri e non riesci a scorgere un orizzonte, se appena appena ti concentri vedrai che da un'angolatura diversa (quella del tizio seduto sul gradino) il muro lo sfondi e riesci a vedere oltre.Bellissima.Altra foto che mi è piaciuta tantissimo è quella che propone un'immagine di corte o di una di strada tra case nella quale due persone dominano la scena: un ragazzino di spalle che gioca al pallone ed una donna anziana rivolta verso l'osservatore.Anche in questo caso l'impatto visivo è fortissimo... è come se la donna anziana guardando avanti a sè non vedesse null'altro che ciò che le si para innanzi voltanto le spalle al passato... un passato di giochi e di leggerezza. Il ragazzino di contro, dando le spalle alla donna anziana è come se voltasse le spalle al futuro, come se non badasse al trascorrere del tempo davanti al quale un giorno si troverà. E' bella. Sono due piani non solo a livello visivo ma anche emotivo. La staticità della donna anziana ferma nel suo tempo contro il mosso del pallone del ragazzino che "agita" la sua vita. La ferma rassegnazione di "quel che si è" contro la vivacità ed il disinteresse di cosa si potrà diventare. Una sorta di inizio e di fine. Terza ed ultima foto che di cui vi parlo è quella di un anziano signore con la sua vespa catturato su una viuzza in salita in un paesino di sicilia. Lo scatto è estremamente pulito. L'inquadratura lievemente decentrata a sinistra apre la vista su uno sfondo di campi in collina. I due sacchi appoggiati al terreno ai due lati della vespa àncorano l'immagine che viene sigillata dal sorriso ad occhi strettissimi dell'anziano signore che soddisfatto sembra dire "oh, là, sono arrivato!"Mette tenerezza...dà serenità... è uno scatto che trasmette la soddisfazione di quest'uomo che ha appena compiuto uno sforzo e sorride a chi si accorge di lui quasi come se fosse riuscito a raggiungere la cima dell'Everest! Un attimo di quotidiana soddisfazione senza fronzoli ma racchiuso in una semplice posa... (mi pare quasi di sentire una voce che chiede "scusi, posso farle una foto?)... merita davvero! Ci sono in tutto 20 fotografie. Ognuna con la sua storia. Due ragazzi senzatetto sdraiati ed abbracciati su un marciapiede insieme ad un cagnolino mentre alle loro spalle si intravede su una vetrina uno smile graffitaro che ammicca quasi a voler dire "sono più felici loro di chi ha una vera casa!". Un foto che invece trasmette effetto di onde da pavimentazione. Un lungomare con ombra della ringhiera e uomo che dorme. Una ragazza di colore sorridente con un volantino sul quale è rappresentato OBAMA (strepitosa la somiglianza somatica del viso della ragazza con il viso di obama disegnato). Una panchina nella quale quattro personaggi diventano allegorie di amore (la coppia a sinistra) lavoro (la figura centrale) e solitudine (l'ultima persona a destra). Un'altra dove la torre Eiffel fa da sfondo ad una ragazza decisamente abbattuta dall'hangover...trasformando così la città più romantica del mondo in una città come milioni dove tutti a volte superano il proprio limite.Potrei stare a raccontarvele una per una, potrei dirvi di ogni scatto l'emozione che ho provato, ma di una cosa sono certa: se ci andrete non ve ne pentirete!!!!Quindi andate a vedere i soliti posti.... scoprirete quant'è facile perdersi nelle pieghe del mondo :)ah, dimenticavo... è gratis ;) PS: in foto lo scatto utilizzato per la locandina della mostra: Quante donne conoscete che almeno una volta nella vita non abbiano girato le spalle ad amore, fortuna, successo e soldi???