Quadretto

In bilico


Agata camminava su un filo di cotone bianco in bilico tra un crepaccio di fuoco e due scalini d'un pollaio.Sapeva che se si fosse sbilanciata o sarebbe finita nella merda o sarebbe bruciata all'inferno... ma Agata era così... non si voleva fermare... anche se a dirla tutta ancora non aveva capito dovere voleva realmente andare!A lei bastava andare."E chissene!" era il suo motto preferito!Sapeva di sale Agata. Aveva quel sapore selvatico, di natura incontaminata e inebriante. Come quando esci dal mare e non resisti alla tentazione di leccarti la pelle per sentire di cosa sai. E forse quel sale a volta le bruciava sull'anima ferita. Il tatuaggio scavato nella pelle a ricordo di quel porco se lo sarebbe strappata di dosso. Ma forse poi non si sarebbe più sentita uguale. Avrebbe perso un tassello di sè. Perchè in fondo anche le cose brutte finiscono per sedimentarsi dentro di noi e forgiare ciò che siamo.Ma Agata lo sapeva. E non aveva bisogno di dire nulla a nessuno. Dimenticare il passato è impossibile. Accettarlo improbabile. Viverci sopra, cercando di riscriverne il ricordo è l'unica cosa per rimanere in equilibrio su quel filo di bianco cotone!