Quadretto

Ultimo saluto a A.


Oggi l'ultimo saluto ad A.non mi dilungo molto.tra l'altro io non ci sarò questo pomeriggio al suo funerale.La giornata è splendida. Sole e aria frizzante. Così diversa dal giorno di nebbia che l'ha portato via.Camminando per strada leggo il manifesto funebre sul quale in una sola riga si legge che a dare l'annuncio è la sua fidanzata. Unica riga.Nessun riferimento a parenti, amici, genitori, fratelli.Solo lei.La fidanzata. Per non dire "compagna". Perchè dalle nostre parti, un po' come nella saga di don camillo e peppone, "compagna" denota l'inclinazione politica a sinistra. Meglio quindi usare il termine fidanzata.Solo lei.Già. Perchè la famiglia ha deciso di portarle via il corpo dell'amato e seppellirlo al paese d'origine.E qui si apre lo squarcio enorme di una guerra tra amori che contendono un'amore perduto: quello di una madre che ha perso il figlio, e quello di una donna che ha perso il padre di suo figlio.E torno a riflettere sull'importanza di definire ruoli e posizioni a livello legale. Se fossero stati sposati la "fidanzata" avrebbe almeno potuto "reclamare" i suoi diritti.Invece non può. Oltre a perdere la presenza del suo compagno perde la vicinanza al luogo in cui verrà sepolto."E' giovane, si rifarà una vita!" sento bisbigliare quasi a giustificare il diritto della madre di avere il figlio vicino...Ma qual'è il dolore più grande. Qual'è il diritto che deve prevalere. Qual'è la via giusta per non ferirsi più di quanto una morte possa già ferire?Non so.Le cose succedono troppo in fretta. Non si è mai preparati abbastanza. E spesso, ciò che dovrebbe unire finisce per dividere. Triste realtà.Ciao A.