Quadretto

Ciao S!


Beà quel corp che ghe piof adoss quand l'è mort.Ed ha piovuto sul corpo del buon S. che si è abbandonato al sonno eternosabato mattina.Credo che non scorderò mai il mio risveglio improvviso all'udire il piantoirrefrenabile del piccolo ce...È stato come esser catapultati in un altro mondo. D'improvviso.la morte.Così dopo anni sono tornata in quella casa. Non ricordavo bene i dettagli maentrarci mi ha fatto sentire subito come in un luogo familiare.La bara di legno chiaro da subito mi è parsa lunghissima ma S. era alto.Solo che disteso non lo immaginavo cosi lungo. Ho "scavalcato" un po' di presenti infilandomi da subito in testa alferetro.Stavo li ammutolita vicina al suo viso scoperto mentre il resto del corpo, maniincluse, erano nascosti da un lenzuolino.Il suo viso disteso non mostrava alcun segno del tempo: non una ruga, nemmeno una smorfia di lutto.La pelle distesa e visibilmente truccata dava un'aspetto al suo corpo davveroregale.Non so perché ma con i suoi baffi ed i capelli folti per un attimo ho pensatofosse uno di quei signori dell'aristocrazia dell'800...Il suo occhio sinistro, quello perso anni prima nell'incidente, non aveva lasolita benda...ed era la prima volta che lo osservavo cosi, con entrambe le palpebrechiuse e non come di solito nel suo stile "pirata".Sereno. S. era sereno. Al contrario di tutte le mummie viste alle catacombedei Cappuccini di Palermo...ecco, forse solo la piccola Rosalia si potevaparagonare a lui come espressione: un serena veglia in attesa del risveglio.Già. Il sonno eterno è arrivato e se l'è preso.Fai buon viaggio S. E veglia su di noi che rimaniamo qui.E se puoi, tienici un posticino in paradiso vicino a te.