Quadretto

EDNA


Edna era una signorona inglese di più di 90'anni quando la conobbi. Aveva la faccia lunga e rugosa, le orecchie lunghe come Buddha tipiche di chi ormai ha un'età avanzata. Aveva una vita piena di ricordi che di tanto in tanto raccontava. E le montagne di vestiti accatastati in quella che doveva essere la stanza degli ospiti. Facevo le pulizie per le e la figlia una o due volte la settimana. Edna aveva l'aria di una donna che da giovane doveva esser stata bellissima.Capelli chiari, sicuramente, lisci. Occhi azzurri stanchi ma al tempo stesso luminosi.Al contrario della figlia, che portava i capelli castani mossi ed aveva gli occhi aridi. Anche di carattere erano l'opposto.Edna si è sempre dimostrata dolce e molto buona. La figlia invece era piuttosto arcigna e decisamente più rigida.  Edna amava il suo fazzoletto di giardino nel quale campeggiava il pero più antico che abbia mai visto. Di sicuro il pero più grande e vecchio dell'intera Londra.E con quel pero Edna mi perseguitava d'autunno. Non appena cominciavano a cadere le foglie mi riforniva di grandi sacchi di plastica e guanti e passavo le giornate a raccogliere foglie e pere, pere e foglie.La cosa noiosa è che non appena finivo un lato del giardino e mi volta o  verso arrivava una folata di vento e mi toccava ricominciare da capo. Era un lavoro snervante, non finiva mai. Da noi in Italia per esempio si dava una scrollata alla pianta perché il grosso delle foglie cadesse... Invece il però di Edna era così mastodontico che solo il vento poteva levargli le foglie.Eppure non mi dispiaceva quel lavoro. Ed anche Edna sembrava stare bene in quel fazzoletto di natura. Ricordo che un anno a Natale le regalai un vasetto con dentro una piantina finta con un bel fiore rosa in cima. Era giusto un piccolo pensiero. Invece ad  Edna piacque talmente tanto che lo teneva come una reliquia e... La figlia mi disse che non riusciva a convincerla che fosse di stoffa e non vero... Così Edna di tanto in tanto lo annaffiava per non farlo morire. Non so perché mi viene in mente tutto ciò ora. Forse perché il vento e l'aria fresca mi han ricordato il pero . O forse perché il mio cervello per un secondo ha cercato la tenerezza di quella donna nel ricordo lontano. Non ho più saputo cosa ne è stato di Edna e sua figlia. Ma ho sempre saputo in cuor mio di essermi affezionata, in particolar modo, ad Edna.  E mi domando se un giorno qualcuno penserà a me con la stessa tenerezza.  Ovunque tu sia cara Edna  lascio un abbraccio nel vento per te.