ESIBIZIONISTA TIMIDO

Post N° 152


RAGAZZO NEGRO Qua la mano, fratello. Come amo il tuo spaurito cuore, la forma del tuo cranio, il tuo paradiso perduto. Con le tue stesse spazzole curvo su eguali scarpe lucido insieme a te con servil cura, sudando, il mio terrore dei bianchi, guardo riflesso nel cuoio questo me maledetto. Allegro è il sole, cantano uccelli e clakson e noi siamo neri, fratello. Corrado Pavolini