La chimera
Non so se tra rocce il tuo pallido
Viso m'apparve, o sorriso
Di lontananze ignote
Fosti, la china ebrunea
Fronte fulgente o giovine
Suora de la Gioconda:
O delle primavere
Spente, per i tuoi mitici pallori
O regina o Regina adolescente:
Ma per il tuo ignoto poema
Di volluttà e di dolore
Musica fanciulla esangue,
Segnato di linea di sangue
Nel cerchio delle labbra sinuose,
Regina de la melodia:
Ma per vergine capo
Reclino, io poeta notturno
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
Io per il tuo dolce mistero
Io per il tuo divenir taciturno.
Non so se la fiamma pallida
Fu dei capelli il vivente
Segno del suo pallore,
Non so se fu un dolce vapore
Dolce sul mio dolore,
Sorriso di un volto notturno:
Guardo le bianche rocce tra le mute fonti dei
<-venti
E l'immobilità dei firmamenti
E i gonfii rivi che vanno piangenti
E l'ombre del lavoro umano curve là sui poggi
<-algenti
E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre
<-correnti
E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.
Dino Campana
---Nn so cosa mi sia successo, ma ho preso un vecchio libro ...l'ho aperto e dentro c'érano queste cose...
Il destino è magro e pigro, nn aspettate, PRENDETELO.
La CHIMERA è il mio gran nemico ...per rispetto le porgo l'opera di Dino Campana--
Inviato da: Bejita
il 24/12/2005 alle 13:14
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il 14/11/2005 alle 09:01
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il 07/04/2005 alle 15:53