Pensieri vaganti

Tra le stelle - cinquantunesima puntata


  Sono stato tutta la giornata a pensare a quell'episodio della sala navigazione. A ora di pranzo lei non si è fatta vedere. Sono passato per chiamarla, ma quando ho bussato al videocitofono l'ho vista nel monitor: era visibilmente occupata e mi ha fatto un cenno per farmi di andare da solo. E' stato strano mangiare senza la sua compagnia. Mi mancava veramente.Ho passato il resto della giornata a vagare per la nave e a fare jogging. Sentivo il bisogno di stancarmi per non pensare, ma mi ritornava alla mente quel suo occhiolino. Cosa voleva dirmi?L'ho capito quando sono tornato in cabina.Tutto l'esercizio fisico fatto mi aveva sfiancato, ed era anche tardi: circa le nove di sera. Ho aperto la porta e a terra, nel vestibolo, ho trovato un biglietto......Era un foglio di carta per stampante piegato a metà. Nulla di scritto all'interno, ma solo un disegno.Non sono stato mai bravo a disegnare e neanche Malinka, a guardare quello schizzo, sembra una gran disegnatrice. E' un disegno elementare, sembra fatto da un bambino.L'ho guardato a lungo. Il senso l'avevo capito, ma me lo sono tenuto davanti per una mezz'ora buona, esaminandolo punto per punto, scandendolo riga per riga, sperando di capirci qualcosa di più, pensando che potesse avere anche una lettura diversa da quella che avevo fatto io al primo colpo, e che mi inquietava tanto. Ma alla fine non sono riuscito a trovare una risposta diversa.L'oggetto che simbolizza l'astronave è fin troppo evidente. Ugualmente evidente è l'obiettivo, indicato come un bersaglio e rappresentato con una serie i cerchi concentrici. Stupefacente è il terzo elemento: un corpo celeste, lontano dal nostro obiettivo, e con un grosso punto interrogativo sopra. Dove stiamo andando?