Stamattina mi sento uno straccio. Mi sono addormentato tardi perchè non riuscivo proprio a prendere sonno e ho pure dormito male. Quel disegno mi sembra fin troppo eloquente, ma voglio comunque parlarne con Malinka.Busso alla sala navigazione. Lei mi fa cenno di aspettare. Resto in attesa cinque minuti buoni davanti alla porta della sala. E' tutta presa dalla console. Vedo che inserisce dati, ne consulta altri e infine stampa dei fogli di carta. Viene fuori con quei fogli e gli occhi spiritati. Andiamo al bar. Ordino i soliti caffè e questa volta lei si va a sedere in un angolo del bar dove non ci sono telecamere. Le faccio un sorriso, ma lei è tesa. Antonio ci porta il caffè. Lo beve rapidamente, incurante della temperatura da ustione e mi guarda fisso negli occhi.- Wrong way, Giacomo- Sure?- Sure. Harold no good!Quindi, non mi ero sbagliato ad interpretare il disegno: stiamo seguendo una rotta sbagliata!Con il limitato repertorio del suo vocabolario inglese non le è tanto facile spiegarsi, ma quel suo "Harold no good" è del tutto eloquente: la scienziata attribuisce al nostro sistema di navigazione l'errore.Da quello che mi ha fatto capire è che non è un errore vero e proprio, ma un vero e proprio dolo. In altre parole, Harold ha scientemente modificato la rotta. Come fa ad affermarlo? Semplice: c'è una nettissima discrepanza tra i dati che compaiono sui monitor e quelli effettivi. Malinka in questi giorni ha fatto un lavoraccio e solo ieri, mentre stavo con lei in sala navigazione, ha avuto la prima conferma di quanto sospettava. Quell'occhiolino che seguiva immediatamente il suo brusco congedo era un modo sui generis per farmi capire che non era improvvisamente impazzita ma aveva bisogno di restare sola a concentrarsi.