Pensieri vaganti

Tra le stelle - cinquantaquattresima puntata


  Ci siamo. Oggi scopriremo come stanno veramente le cose al ponte 3, quello delle piscine. Harold è stato molto titubante e per nulla convincente quando ha dichiarato che stavano in manutenzione, quindi andremo a verificare la situazione di persona. Malinka è riuscita a mettere le mani su un sistema di elaborazione fuori uso e l'ha ripristinato. Ora è sotto il nostro diretto controllo.Per evitare che Harold metta il naso nei fatti nostri, ha creato una serie di firewall intersecati. In questo modo il computer è diventato del tutto trasparente ai comandi di Harold, che,. anche se lo interrogasse, riceverebbe un messaggio di macchina ferma per manutenzione..... e invece......Su questo sistema Malinka ha trasferito la logica dei comandi dei due droidi che ora funzionano anche a input vocali nella lingua di Malinka. Ma non finisce qui. La mia deliziosa professoressa di astrofisica ha consegnato ai due scagnozzi un elenco di componenti e una lista di istruzioni. Alla fine Bibì e Bibò hanno portato nelle nostre cabine due belle e luccicanti divise da droidi per noi.Eh sì, li ho chiamati Bibì e Bibò, e quando Malinka ha sentito per la prima volta quei nomi è scoppiata in una fragorosa risata. Evidentemente i nomi brevi e con l'accento destano in lei una certa ilarità.Bibì è il più piccolino. E' alto appena un metro e ottanta e faceva il meccanico. Ora, grazie a Malinka, può fare qualunque lavoro. Bibò è più grande: due metri o forse più. E' anche più solido. Era destinato a lavori di fatica. Sempre grazie al firmware modificato di Malinka ora può fare anche lui tutto, ma è leggermente più lento del socio.Malinka è stata proprio brava a creare o modificare il software per questi due bamboccioni che ora sono bravi e docili come cagnolini ma altamente efficienti. Credo che la mia bella scienziata sia intervenuta sullo strato ad alto livello del software, perchè i due giovinotti svolgono senza problemi mansioni esecutive, ma basta uno sguardo o una parola per fargli fare mansioni ben più complesse.