Pensieri vaganti

Tra le stelle - centoquarantottesima puntata


Foto di Elena Giglia  La mia osservazione della vita da spiaggia non si limita però a gruppetti di giovani che fanno giochi un po' spinti. Verso la fine della giornata ho visto la esibizione di una coppia: nonno e nipotina. Il sole aveva perso la sua virulenza e la bimba ha lanciato l'idea. Guardando questa scena ho pensato che ci sono giochi immortali, che avranno vita fino a che l'uomo abiterà questa terra. - Nonno, facciamo un castello? - Certo! - Però comando io e tu lavori. - Ok. Hai fatto il progetto? - Cos'è il progetto? - Se io devo lavorare mi devi dire come devono essere disposte le torri e quante ne devono essere. Comincia a stabilire l'area dove deve andare il castello...... E visto che sei il capo, ti chiamerò "ingegnere" - Va bene, tu però raccogli la sabbia nel secchiello. Il nonno non era un tipo troppo attempato. Doveva avere circa 65 anni. Aveva un po' di pancetta e la parte centrale della testa, quella con pochi capelli, ben abbronzata. La bimba aveva circa sei anni. - Ecco, ingegnere, la sabbia è pronta. Dove devo mettere la torre? - Qui - Qui dove? Sii più precisa, mettimi un segno. - Qui, vedi? - Ora sì. Dopo la deposizione nel punto indicato, la bimba ha recitato la formula magica toccando ritmicamente il secchiello rovesciato con la paletta: "Forma formella, se vieni bella ti do la caramella, se vieni brutta ti do la pastasciutta". Solo dopo questa formula era possibile tirare su il secchiello e vedere finalmente la torre. Hanno fatto questa operazione per sei volte, creando due file allineate di tre torri ciascuna. Poi sono andati alla ricerca di conchiglie, pietruzze e alghe per abbellire l'opera. Alla fine la bimba, a richiesta del nonno, ha accettato di fare la foto dietro il suo piccolo capolavoro. Era davvero orgogliosa del suo primo castello!